Silenzio
Zero,non mollare combatti e vivi.
Fallo per me.
Sopravvivi.
Collegio Cross.
-Yuki aspettami!!-
-Dimmi papà..-
-Buon compleanno figlia mia!!!-
-Come scusa papà?-
-Yuki!!!Oggi è il giorno di San Valentino,il giorno in cui Kaname,oramai undici anni fa,i portò da me!!!Buon compleanno tesoro!!!-
-Mi ero diementicata che oggi fosse il 14 febbraio....Comunque grazie papà.Ti voglio bene.-
Il preside Kross abbracciò la figlia.
-Figurati Yuki,stasera festeggeremo con una bella cenetta,ma ora corri a lezione.-
-Ok,a dopo papà-
Yuki baciò il padre sulla guancia e scappò via.
La giornata trascorse lenta,ricevette auguri dai compagni di classe e da alcuni conoscenti e,al termine dei suoi doveri di Guardian,tornò in camera sua e si sdraiò sul letto.
Prese a pensare al passato,a quello stesso giorno di molti anni prima.
Avevano ragione ancora oggi non riusciva ad uscire da sola.
Aveva paura.
Ha paura.
Si addormentò fra mille pensieri e mille problemi e si risvegliò solo quando udì un rumore dietro alla porta.
Si alzò e si avvicinò alla porta.
La aprì di scatto e vi trovò un pacco,con nessuno vicino.
Raccolse il pacco e tornò dentro.
A dirla tutta il pacco era rozzo,ma spinta dalla curiosità lo aprì.
Vi trovò dentro un abito rosso con il corpetto in pizzo e con una lunga gonna in seta,insieme a questo trovò un paio di scarpe con il tacco,anch’esse rigorosamente rosse.
Era un abito stupendo.
Lo indossò e si guardò allo specchio,bisognava ammetter che le stava davvero bene.
Bussarono alla porta e dopo poco entrò il preside Cross.
-Yuki sei stupenda!!!-
Chiaramente avvampò violentemente.
-Grazie papà.-
-Sta sera vieni a cena vestita così.-
-Ma papà non credi sia un po’ esagerato per una cena in famiglia?-
-Yuki un compleanno viene una volta all’anno,approfittane.-
Baciò la figlia putativa e riprese a parlare.
-Aspettami un attimo,ti porto una cosa.-
Poco dopo il preside Cross tornò con una scatoletta e la porse a Yuki.
La ragazza lo aprì e vi trovò una collana di pietre nere e due orecchini in coordinato.
-Papà sono bellissimi!!!-
-Mettili questa sera con il vestito sarai stupenda.Ci vediamo fra un ora.Avverto io Zero.-
Detto questo se ne andò.
Più tardi Yuki arrivò dal padre,entrò nella camera e trovò il preside in piedi ad aspettarla.
Aveva raccolto i capelli e aveva indossato i gioielli.
-Sei bellissima.-
-Grazie papà-
-Yuki ti pregherei di seguirmi-
Scesero le scale,Yuki riusciva ad udire nel buio un insistente brusio ed arrivata a metà della rampa rimase accecata da una forte luce.
Tempo di abituarsi a quel cambio di luminosità e potè rimirare la hall del dormitorio piena di studenti.
-Ti ho organizzato questa festa di compleanno,bambina mia.-
-Grazie papà,ma quindi sei stato tu a regalarmi questo vestito?-
-No tesoro.-
-Ma allora chi diavolo è stato?-
Scese nella sala e prese a ringraziare tutti.
Erano vestiti con abiti,gli studenti erano molto eleganti.
Mentre ringraziava una sua compagna,le si avvicinò Kaname.
-Yuki sei meravigliosa.-
-Grazie Kaname,stai molto bene anche tu.-
<zero…dove sei?>
Lo cercava inconsapevolmente tra la folla.
Il pensiero di suo padre era stato molto carino ma si sentiva molto,molto imbarazzata.
Sapeva in cuor suo di aver bisogno di lui,pur non sapendo il perchè.
Poi finalmente lo vide,e ne rimase folgorata.
Era anche lui vestito con uno smoking nero,e stava davvero benissimo.
Fu riportata nel mondo reale solo quando Kaname riprese a parlare.
-Buon compleanno Yuuki-
-Grazie mille Kaname-Sama-
-Dopo che avrai tagliato la torta ti darò il mio regalo.-
-Ti ringrazio,ma non dovevi preoccuparti.Non c’era bisogno...-
-Desideravo semplicemente donarti qualcosa.Ci tenevo...-
-Grazie-
Si voltò nuovamente verso il punto in cui poco prima aveva visto Zero.
In quel momento i loro occhi si incrociarono e per un secondo,un secondo soltanto,vide una strana espressione sul volto del ragazzo.
Espressione che nonostante tutto non seppe decifrare.
-Kaname-sama ci vediamo fra poco,vado a ringraziare gli altri.-
-Va bene...Allora a dopo.-
-A dopo-
Si diresse verso Zero e sulla strada si prestò a salutare tutti gli altri studenti,fino a quando non lo raggiunse nell’angolino isolato nel quale si trovava il ragazzo.
-Ciao Zero.-
-Yuuki.-
Disse con un cenno del capo.
Era imbarazzata,moltissimo e non sapeva cosa dirgli, e per di più quella sera era,come dire...diverso.
-Stai molto bene-
Disse semplicemente la ragazza.
-Anche tu.Davvero.-
-Grazie,ma penso che il merito sia soprattutto dell’abito.-
-Devo ammettere che non pensavo avessi un vestito del genere nel tuo guardaroba,è molto particolare...Però ti sta bene il rosso.-
<ma da quando è così spigliato?!?!?!?!>
-Grazie,ma l’abito non è mio.Cioè,credo che sia per me,ma non l’ho comprato io.L’ho trovato fuori dalla porta della mia stanza.Non ho idea di chi mel’abbia mandato.-
Mentre la ragazza parlava Zero sentì una strana sensazione pervaderlo,tanto che si sentì quasi costretto a scorrere lo sguardo sulla sala.
Si sentiva osservato e,d’un tratto,capì il perchè di questo suo disagio.
Kaname li stava osservando e il suo sguardo dava ad intendere molto,anzi fin troppo.
-Capisco..-
Rispose distrattamente perso nelle sue riflessioni
La loro conversazione fu interrotta dalla voce del preside Cross che si divertiva a parlare al microfono.
-Bene ragazzi!Per prima cosa voglio ringraziare i presenti,che si sono recati qui per festeggiare il compleanno della mia splendida bambina.In secondo luogo vorrei dare il via alle danze.Ovviamente apriranno i balli i miei adorati figli!!!-
Zero sgranò gli occhi e Yuuki si rese conto dall’improvviso caldo che sentiva che doveva essere arrossita.
Tutti fissarono i due.
Soprattutto uno fra questi.
Il purosangue era vistosamente infastidito dall’ “innocente idea” del preside.
-Yuuki papà non credo sia il caso...-
-Su forza bambina mia!-
-Maledetto vecchiaccio!E quando pensavi di dirmi una cosa del genere?!?!?!?!-
Disse il ragazzo gridando,tanto che ammutolì tutta la sala.
-E tu Yuuki non dici nie...-
Non potè finire la frase.
Non ce la fece.
Mentre continuava ad urlare,quando si rivolse alla ragazza,si girò verso di lei e vide i suoi occhi.
<beh???Cos’ha adesso?Perchè i suoi occhi sono così tristi???>
Restò in silenzio mezzo secondo poi riprese a parlare.
-Va bene.Ho capito.Sei riuscito a fregarmi.Andiamo Yuuki.-
E senza aspettare ancora neppure una sola parola prese la mano della ragazza,la folla si aprì,e si diresse al centro della sala.
Non fiatava nessuno.
Una volta giunti al centro Yuuki rimase fortemente stupita.
Zero era arrossito.
-Zero sei sicuro che...-
-Zitta.-
Disse secco.
-Sono sicuro.-
Sollevò la mano con cui teneva stretta ancora quella di lei.
Prese l’altra e se la appoggiò sulla spalla,infine appoggiò la sua mano sulla vita di lei e la strinse.
Nonostante fossero vicini mantenevano un certo distacco l’uno dall’altra.
Erano troppo imbarazzati.
Cominciò la musica e cominciarono a danzare.
Scivolavano dolcemente a tempo.
Lentamente gli altri studenti si unirono a loro,ma neppure se ne accorsero.
Erano li,ma era come se possero nello stesso tempo in un posto molto molto lontano,ad ogni passo la distanza fra loro diminuiva,finchè i loro corpi non aderirono completamente.
-Scusami-
Disse lei, e lui si risvegliò dalla sua trance.
-Di cosa?-
-Di averti trascianto in tutto questo...-
-Non hai nessuna colpa.E’ quel vecchiaccio che mi ha infilato in questa situazione.-
La ragazza rise,e quella risata cristallina inebriò Zero.
Poi d’un tratto si incupì e lui si affrettò a rincuorarla.
-Non preoccuparti.Non c’è nessun problema.E’ solo che non amo stare al centro dell’attenzione.-
La vide riprendersi e si sentì sollevato.
-Grazie.-
-Di niente.-
La musica finì e,seppur a malincuore,i due dovettero lasciarsi.
Pochi secondi dopo venne annunciato il taglio della torta.
La classica canzoncina.
Il classico soffio.
I classici applausi.
Poi venne il regalo del padre.
Una nuova arma.
Arco e frecce,un tipico pensiero di suo padre,e a dirla tutta questo portò un po’ di interrogativi ai poveri studenti innocenti.
Poi le si avvicinò Kaname,porgendole una scatolina.
Dentro vi trovò un bracciale fatto di pietre d’ambra.
Era davvero molto bello.
-Ti ringrazio Kaname,è bellissimo.-
-Figurati Yuuki.E’ il minimo...-
Dopo questa frase la baciò su una guancia suscitando le ire di molte studentesse sia della night che della day class.
Si girò e se ne andò.
Scartati gli altri pacchetti e finiti i convenevoli si allontanò dalla sala.
Si diresse verso il balcone.
Aveva bisogno di un po d’aria.
Dava le spalle alla sala e stava ammirando il collegio di notte,lo faceva spesso,quando d’un tratto qualcuno la cinse in vita.
Si girò e si trovò Kaname difronte.
-Non smetterei mai di ripeterti quanto tu sia bella.-
-G-Grazie Kaname...-
Era strano.
Non si comportava mai così.
Cosa diavolo gli stava succedendo???
Così lei non si sentiva bene,non poteva sentirsi bene.
Ne tranquilla.
Kaname si avvicinò al suo collo e la annusò.
Si,la annusò a lungo.
Le braccia di lui erano salde sulla sua vita e lei non poteva muoversi.
-Hai un buon odore,lo sai Yuuki?-
-Kaname ma che cosa...-
In quel momento Yuuki lo vide.
Vide i suoi occhi.
Vide il vampiro.
Vide la bestia.
E lui...Lui aprì le fauci,pronto ad assaggiare la sua preda.
Calò su di lei.
Non riusciva a gridare.
Non riusciva a emettere alcun suono.
Niente.
In un attimo di distrazione riuscì a divincolarsi e cominciò a correre.
Scese le scale che conducevano al cortile e si addentrò per il bosco del collegio Cross.
Silenzio
Dietro di lei non c’era nessuno,e nessun rumore si poteva udire.
Silenzio
Ma lei sapeva di non essere sola.
Silenzio.
Sapeva che non poteva smettere di correre.
Silenzio,e poi...
BAM!!!
Un solo movimento.
Silenzioso e agile come un gatto la bloccò contro un albero.
E nel farlo le tagliò l’addome.
Una ferita superficiale,ma sanguinava.
-Kaname!Cosa ti prende!!!TI prego torna in te!-
-Che cosa c’è Yuuki?!?!?!?!-
Disse con uno sguardo da indemoniato e con la voce roca.
Si abbassò su di lei e le leccò via il sangue dalla ferita.
-Lo sapevo,il tuo sangue è qualcosa di stupefacente.-
-Kaname smettila!!!-
Il purosangue si mise ad urlare.
-Io smetterla?!?!?!?!Perchè devo smetterla!!!E’ da molto che aspetto.Anzi troppo.Perchè non ti ribelli quando quella mezza tacca di Kiryu ti morde!!!Eh???Perchè???-
-Kaname cosa stai dicendo!!!-
-Smettila Yuuki.Più ti annuso e più sento l’odore di quell’infame!-
-Kaname...-
La morse e lo fece con rabbia.
Yuuki sentiva il sangue sgorgarle copiosamente dalla ferita e il rumore emesso da Kaname che succhiava avidamente.
Poi sentì le forze che le venivano meno.
E il dolore.
Acuto,intenso,ceco dolore.
Mentre tutto diveniva annebbiato lo sentì fermarsi.
Rimase immobile.
-Cazzo,adoro avere ragione!-
-Cosa vuoi Kiryu?-
-Ti sembra questo il modo di trattare una ragazza?-
-Ti ripeto che cosa vuoi?-
-Voglio riprendermi ciò che è mio.-
Yuuki sentiva le voci dei due come un lontano eco.
Non capiva più nulla.
Kaname rise in modo macabro.
-Da quando sarebbe tua?-
-Ah toccato!Mi hai colto in fallo.Lei non è mia.E’ solo di se stessa.-
Continuava a parlargli tenendogli la pistola puntata alla tempia.
Niente sicura.
Era pronto a sparare in qualunque momento.
-Come sei poetico Kiryu...-
-Bevevi davvero avidamente,talmente tanto avidamente che non ti sei reso conto che mi sono avvicinato a te.-
Kaname rise nuovamente.
-Che vuoi che ti dica...Mi perdo in lei.Mi basta solo guardarla per non capire più nulla.-
Zero sogghignò.
-E poi Kiryu ricordati una cosa...Lei mi deve la vita.Non vincerai mai contro di me.-
-Forse non vincerò contro di te,ma io almeno non ho il rimorso di averla qusi uccisa.Ah no aspetta,forse tu non sai nemmeno cosa sia il rimorso...-
Yuuki capiva sempre meno.
Per lei oramai le voci erano divenute solamente fastidiosi ronzii.
Voleva pace.
Voleva essere lasciata in pace.
-Io la amo Kiryu.-
Zero rise.
-Ma sai almeno cosa siglifica amare?Vattene Kaname.Immediatamente,altrimenti non esiterò ad ammazzarti.-
-Ok,me ne vado...-
Kaname lentamente si spostò,fece qualche passo in avanti,ma quando Kiryu abbassò la sua Bloody Rose il vampiro si gli si avventò contro.
BANG!!!
Questo fu l’utimo suono fioco che Yuuki riuscì a percepire.
Poi...il buio.
Luce.
Troppa luce.
<dove mi trovo?>
Con fatica i miei occhi si adattano a quell’enorme bagliore che mi circonda.
<cosa ci faccio in infermeria?>
Guardo prima a destra e poi a sinistra.
Accanto a me,con il viso appoggiato sul letto,c’è Zero,
Dorme.
<sembra così indifeso...>
Lo vedo provato.
<cos’è successo?>
Nello sforzo di chiarirmi le idee mi tiro un po’ più su nel letto e mi rendo conto che attaccata al mio braccio c’è una flebo.
<trasfusione???Perchè mi stanno facendo una trasfusione?>
-Yuuki-
Mi giro e Zero si è svegliato.
-Yuuki-dice prendendomi le mani con aria preoccupata-Come ti senti???Stai bene???-
-Si Zero.Tranquillo.Sto bene,ma cosa è successo?-
Vedo che distoglie lo sguardo.
Fissa il vuoto.
-Zero cosa non vuoi dirmi?Perchè sono qui?Ricordo solo che ho scartato i regali e che sono uscita a prendere aria e poi...-
Proprio in quel momento mille immagini,mille suoni,mille emozioni,tutti insieme riaffiorarono alla mente della ragazza.
Dentro di lei il vuoto.
E Zero se ne accorse.
La chiamò.
-Yuki...-
Lo fece una,due,tre,quattro volte.
Ma non accadde nulla.
Poi vide il viso di lei pieo di lacrime.
Vide il dolore della ragazza.
La scosse.
-Yuuki torna in te ti prego!-
Ora il ragazzo stava urlando ed era visibilmente agitato.
-Yuuki ti prego...-
Silenzio.
<ancora silenzio>
Pensò lei.
Poi parlò.
Un soffio,soffio che sembrava provenire da un altro mondo.
-Ora ricordo...-
Poi una pausa.
Pausa che a Zero sembrò lunga quanto l’eternità.
-Yuuki...-
-Silenzio-
Zero si zittì.
-Ricordo fino a quando si è bloccato.Quando sei giunto tu,poi più nulla.Voglio sapere cosa è successo.-
-Yuuki forse è meglio se ne parliamo...-
-No!Voglio saperlo.E lo voglio sapere ora!-
Disse la ragazza urlando senza ammettere repliche.
-Gli ho detto di andarsene,altrimenti l’avrei ucciso.-
La ragazza oramai tremava come una foglia.
-E poi?-
-Lui lentamente si è spostato,e quando ho abbassato la pistola mi si è lanciato contro.-
-E poi?-
-Ho sparato.-
-E’ morto?-
Zero si fece terribilmente serio.
-Yuuki,io odio Kaname.Lo sai non mi sono mai fidato di lui.Lo odiavo con tutto me stesso,gli ho detto di andarsene.L’avevo avvertito.Tu eri priva di conoscenza a terra e perdevi molto sangue.Gli ho sparato quando mi si è avventato addosso e..-
-E’ morto quindi.-
Lo disse con una freddezza tale che a Zero gli si gelò il sangue.
-Si-
Silenzio.
Dinuovo.
-Yuuki mi dispiace so che per te lui era importante.So che lo amavi...Io non volevo...Gli ho detto di andarsene ma lui mi ha attaccato...-
Zero era visibilmente frustrato.
-Zero calmati.-
-Mi dispiace Yuuki davvero...-
-Basta!-
Guardò la luce del sole fuori dalla finestra.
-Basta...-ripetè più debolmente-Ora voglio stare da sola...-
Zero chinò il capo e senza più proferir parola si alzò e se ne andò.
Il giorno dopo Yuuki era fisicamente guarita,anche se psicologicamente era devastata.
Passò la giornata in camera sua a riflettere.
Dopo quella conversazione non aveva più visto Zero,e quella notte,non riuscendo a dormire,decise che era giunto il momento di affrontarlo.
Si recò nella camera del ragazzo,bussò ma nn ricevette risposta,allora entrò.
La stanza era buia e solo dopo pochi secondi nell’oscurità riuscì a scorgere la sagoma di Zero.
Era rannicchiato sul letto,con gli occhi spenti e la Bloody Rose in mano.
Il ragazzo si voltò.
La guardò per alcuni istanti e poi con un risolino amaro le parlò.
-Sai,non sapevo se premere il grilletto e farla finita da solo,o se preferivi uccidermi tu...-
Yuuki si avvicinò di scatto al ragazzo.
-Zero!!!Non scherzare non è divertente...-
-Non scherzo.Ho ucciso colui che ti ha salvato,colui che ami,colui a cui devi...-
Il ragazzo fu costretto al silenzio.
Yuuki lo baciò,prima lievemente e poi in modo molto appassionato.
Quando lei si allontanò lui era zitto.
Attonito.
-Ascoltami.E’ vero,io devo la vita a Kaname,mi ha salvato tanti anni fa dalla morte certa,ma l’altra notte è stato proprio lui a tentare di finire quello che in passato un altro vampiro aveva cercato di fare.-Il mio bacio non è un bacio compassionevole.Da tempo avevo capito di non amare Kaname,ma solo la sera del mio compleanno mi sono resa conto di essere innamorata di te.Ti amo Zero.Mi hai salvato la vita.E ti devo tutto.Non posso dirti di essere felice perchè è morto,gli dovevo molto,ma non voglio assolutamente veder morire te.-Non potrei sopportarlo...-
Chinò la testa.
E seduta sul letto a Zero sembrò divenire piccola e fragile.
Lui allungò una mano verso il suo viso e lo sfiorò dolcemente.
-Potrai mai perdonarmi?-
-Io ti ho già perdonato...Devi tu perdonare me...Sempre se puoi...-
-E perchè scusa?-
-Perchè l’altro giorno in infermeria ti ho cacciato.Avevo bisogno di stare sola...Troppe notizie tutte insieme...Troppe informazioni da metabolizzare e accettare...Avevo biosogno di tempo...-
Zero la strinse a se le sollevò il viso e la baciò.
Non seppero mai quanto durò quel bacio.
Loro erano in paradiso.
-Sei perdonata...Tranquilla...-
Lei si stese a letto e lui si mise al suo fianco e aspettò cingendola con le braccia che si addormentasse.
Solo allora prese sonno anche lui.
<sono salva e,soprattutto,ora sono al sicuro.>
Questo fu l’ultimo pensiero della ragazza prima di cadere fra le braccia di Morfeo.
Fine
Vampire Knight 
