The seed of evil, La storia del cattivone di Vampire Knight PRIMA che diventasse tale ...ripercorriamo insieme a lui la sua infanzia e il suo rapporto con Juri e Haruka!

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kialovejapan
CAT_IMG Posted on 1/9/2012, 19:07 by: kialovejapan




***CAPITOLO 13***

Risveglio

{Parte I}




Mentre i Reali facevano colazione, il piccolo Haruka si svegliò stranamente presto quella mattina, proprio lui che era un ghiro di natura.
Aveva in mente qualcosa; scese dal letto con addosso il pigiamino azzurro e gli elefantini, i capelli scompigliati dal sonno profondo, si stropicciò gli occhietti, le mani piccine a mo' di pugni, poi si infilò le pantofole, fece per lasciare la stanza quando all'improvviso si ricordò di una cosa importantissima: si girò verso il suo letto e, avvicinandosi, prese il suo peluche preferito, il coniglietto grigio con in testa la tuba sulle ventiquattr'ore, lo afferrò per la zampa, il peluche si ribaltò su un lato e seguì il suo padroncino.
Haruka attraversò il lungo corridoio e, finalmente, raggiunse la stanza di Rido. Aprì delicatamente la porta per non svegliarlo.
Il papà ha detto che Riko sta male e che deve riposare, ma io ho la medicina! Questo pensava il cucciolo mentre entrava piano nella stanza.
La camera era avvolta nel buio: le tende alla finestra erano tirate, spesse e verdi tende che filtravano la luce dell'alba, quella luce così fastidiosa, specie per un bambino-vampiro.
Haruka strisciò per la stanza, le piccole pantofole prima pattinavano sul parquet poi sul grande tappeto verde, Haruka osservò la camera con quei suoi grandi occhioni brillanti, e quanto gli piaceva quella stanza, che altrettanto gli era proibita, almeno fin quando il fratellone era in salute! La scrivania era piena di libri e fogli, che noia! Pensò Haruka, poi osservò una bel mobile in legno: in cima c'erano altri libri, ma in basso conteneva ordinatamente diverse scatole e lì Haruka sapeva, da buon rompiscatole, che avrebbe trovato i giochi di Rido. Il piccolo fece per avvicinarsi, quando improvvisamente si ricordò la sua missione. Devo dare la medicina a Riko! Così Haruka, si girò verso Rido: vedeva che stava ancora dormendo, era agitato, non stava fermo un attimo. La testa prima a destra poi a sinistra si rigirava senza pace sul cuscino. Haruka si avvicinò di più al letto tra un misto di curiosità e timore per quella strana malattia che aveva colpito suo fratello.
Il piccolo aveva sempre visto Rido come ad un supereroe invincibile: niente lo toccava, niente lo poteva toccare, faceva sempre di testa sua, era testardo, cocciuto, arrogante, ma il piccolo, anche se non era in grado di descriverlo con tutti questi aggettivi, lo vedeva sempre come il suo supereroe: in tutti i giochi che facevano insieme (lotte, sfide, corse,...). Rido vinceva sempre!
Haruka si stropicciò un po' la testa ripensando a quei bei tempi; aveva addosso ancora un forte mal di testa, non si ricordava nulla della gita al lago ghiacciato. L'ultimo ricordo di quel giorno era che stava pattinando felice con tutta la sua famiglia: il papà gli teneva una mano, la madre l'altra e Rido era dall'altra parte vicino alla loro madre.
Haruka appoggiò il suo peluche preferito sul letto di Rido.
-Ecco la medicina Riko -disse.
Sperava con quel gesto di riuscire ad aiutare il suo amato fratello.
-Riko?!- disse piano.
Non aveva mai desiderato così tanto che suo fratello si svegliasse e gli dicesse con quel suo sorriso beffardo: “Stupido marmocchio ci sei cascato ancora! Era tutto uno scherzo.”
Ma ciò non accadde.
Haruka, dettato dal suo istinto, dal suo amore smisurato, dalla sua profonda ammirazione e timore verso il fratello, appoggiò la sua manina sulla fronte bollente del fratello.


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Una mano calda, un tocco gentile.
-Chi è?- gridò il piccolo Rido.
-Dove sono? Sono stufo, voglio uscire da qui!-
-Aiuto!- infine concluse.
-...-iuto!...-uto!...-to!...-
La sua unica risposta: l'eco. Sembrava che la sua stessa voce volesse provocarlo, non ti sopporto pensò Rido, rivolto alla sua stesa voce.
Il buio lo circondava, come sempre. Lo avvolgeva e lo tormentava.
Rido si accucciò e si aggrappò a quelle piccola ginocchia tutte piene di cicatrici e medaglie di gloria di giochi pericolosi, in cui era solito cimentarsi, sprezzante del pericolo.
All'improvviso si udì:
-Rido?-
Una voce inquietante e familiare. Rido alzò di scattò la testa. Non vedeva nessun cambiamento in quel luogo dipinto di nera pece.
-Rido? Sono io, svegliati.-




***FINE CAPITOLO 13 PARTE I***




Nota dell'autrice svampita: Ecco finalmente il capitolo 13! Non voleva proprio esser scritto tra mille impegni! xD Ma non temete! Belle e scottanti sorprese vi attendono mie care lettrici Mi farebbe molto, ma molto piacere leggere le vostre considerazioni, commenti anche brevi, addirittura negativi! Perchè mi aiutano a crescere, dal punto di vista di scrittura, bisticcio sempre con la punteggiatura e sono un disastro come diceva il profe di italiano :kill: va be' ma io non demordo, questa fan fiction mi sta prendendo sempre di piu', soprattutto grazie al supporto che voi lettrici mi date! Siete le meglio! :*smack*: Vi lovvo tanto! Al prossimo chappy! Non temete non faccio attendere un mese come la Matsuri Hino! :*vittoria*: :*ciaooo*: See You By Kia


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Edited by KiaLoveJapan ® - 9/12/2013, 20:03
 
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