The seed of evil, La storia del cattivone di Vampire Knight PRIMA che diventasse tale ...ripercorriamo insieme a lui la sua infanzia e il suo rapporto con Juri e Haruka!

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kialovejapan
CAT_IMG Posted on 19/6/2012, 23:22 by: kialovejapan




*** CAPITOLO 12***

COLAZIONE

{Parte I}



Era già mattina, in genere i vampiri dormono di giorno e vivono di notte ma questa non è la giornata tipo di un Re.
La sveglia suonò puntuale alle 6 A.M. il Re la spense subito e la mise in funzione snooze, dopo cinque minuti avrebbe suonato nuovamente, voleva stare ancora un po’ sotto le coperte con Kira.
Capelli sciolti
leggermente disordinati
quel suo bel viso.
Su di te
ancora i segni del dolore della scorsa notte.
Occhi gonfi.
Ripetuti pianti.
Ripetute lacrime.

Questo pensava il Re.
Le sfiorò il nasino e poi le sussurrò dolcemente “Amore?” …”Mmh?!” piano piano le palpebre svanirono e fecero spazio al piu’ prezioso dei suoi tesori: i suoi bellissimi occhi blu.
I miei zaffiri pensò il Re.
“Buongiorno..” disse piano il Re, “’Giorno..” rispose la Regina, i due erano di fianco: lui, sul lato sinistro del letto, era riverso sul fianco verso il centro del letto, di riflesso, lei, sul suo lato destro, anch’essa sul fianco, fissava sua Maestà il Re..La Regina voleva approfittarne per fare pace per ieri notte.
Dopo la scenata di ieri sera.. devo correre ai ripari pensò decisamente la Regina.
Era corsa da Juri e le aveva cantato la ninna nanna, ma quando tornò nella sua camera, il Re si era già coricato, senza dirle nemmeno una parola.
L’ho strapazzato troppo… pensò lei.
Così, con un pizzico di malizia e savoir faire, si avvicinò al cuscino di lui con il suo viso, erano a meno di 50cm l’uno dall’altra, con le manine delicate accarezzò prima la fronte per poi passare alla folta chioma, il Re si lasciò fare, stava per chiudere gli occhi e baciarla….
..quando suonò di nuovo la sveglia.
Addio atmosfera romantica… pensò rammaricata le Regina.
“Accidenti sono già le 6.05!!” disse il Re, “devo prepararmi per il discorso..” “Quale discorso?!” chiese la moglie..non ne sapeva nulla, dopotutto era accaduto tutto così in fretta, “Beh ecco il nuovo addetto stampa del Vampire Journal ha consigliato di tenere un discorso per rassicurare la popolazione dei vampiri visti i recenti attacchi a dei poveri umani indifesi..” “Level-E manovrati da qualcuno immagino..” disse la Regina, “Esatto, poi questo Riuji, il ragazzo addetto stampa, ha origini Nippo-americane quindi magari ci potrebbe fornire dei contatti di qualche dottore specializzato per Rido..chissà? Meglio tentare tutte le strade che il destino ci offre..” concluse il Re, nel dire tutto questo si era già vestito e tutto: pantaloni, scarpe, calzini, cintura, camicia, gemelli, aveva solo qualche problema con la cravatta, ossia gli veniva sempre il nodo piccolo “Dammi caro.. ti aiuto io con la cravatta..” si offrì la moglie “Grazie Kira..Come farei senza di te?”, lei sorrise, gli snodò la cravatta e rifece tutto da capo, ma al contrario ovviamente, “Volevo chiederle scusa, Sire, per il comportamento sconsiderato e poco consono ad una Regina, che ho avuto ieri sera..” una piccola pausa, un respiro profondo.
Dai Kira! Coraggio! Si fece forza la Regina.
“…Attendo la mia punizione.” Il Re si sentì sollevato di ricevere le sue scuse, era da anni che non avevano avuto un diverbio simile; è uso e consuetudine della coppia reale, soprattutto quando la moglie contraddice o comunque presta un comportamento poco adeguato, che il Re punisca la Regina con il metodo che ritiene più consono e adatto alle circostanze. “Accetto le tue scuse, mia Regina, e per la punizione ci penserò su..” “Come desidera..” rispose lei, “Ti prego basta con i formalismi, mi incuti timore! Alle volte mi sembra di non riconoscerti più sai?!” “Davvero? Ma guarda..! Un Re in difficoltà..” e sorrise rivolgendogli il suo sguardo piu’ tenero ma anche divertito, “Fatto..” disse Kira, “Come ti sembra?” il Re si guardò nel grande e lungo specchio fissato alle ante dell’imponente armadio bianco, rispose “E’ perfetto”
Il nodo non è ne’ troppo grande, ne’ troppo piccolo, ne’ troppo stretto, ma neanche troppo lento.. pensò il Re.
La regina aveva un abilità impressionante nella moda: aveva cucito personalmente molti vestitini per Juri, Haruka e Rido quando erano piccolini e ancora dava dimostrazione del suo talento artistico.
“Grazie Kira” disse il Re, le si avvicinò, la cinse per le spalle, si abbassò leggermente su di lei e la baciò sulla fronte, la Regina non aspettava altro, finalmente quel bacio riconciliatore, anche se non era quello che si era immaginata
E’ un buon inizio. Pensò lei.
“Pranziamo insieme?” chiese prima che lui fuggisse dalla grande stanza matrimoniale, “dipende, ho parecchi impegni oggi, comunque ti faccio sapere”, a Kira non andava affatto bene “quali sarebbero questi ‘parecchi impegni’?”, il Re aveva fatto per girarsi verso la porta ma a quella nuova domanda dovette rigirarsi di nuovo verso di lei “vorrei parlare con Riuji magari lo invitiamo a pranzo e vediamo se possiamo contare su un suo aiuto..” “E poi?” chiese ancora la Regina
“..”
Silenzio.

Un attimo per pensare.
Un attimo per riflettere.


Non rivelerò a Kira della prigionia del colpevole dell’incidente del lago.
Oh rinnegato fratello segregato nelle segrete del maniero..
So che lei non approverebbe mai un simile trattamento, anche se fosse stato il suo peggior nemico, che testarda.. ricordo benissimo la sua indole umanitaria e la sua smisurata bontà d’animo.

“L’avvocato ha delle questioni da sottoporre alla mia visione..” mentì.

Un attimo per mentire.


“Sempre Mikage? E va bene.. baderò ai bambini sperando che la malattia di Rido migliori almeno un po’…” disse Kira con una puntina di sconforto..
“Kira non fare quella faccia ricorda che tu dev-“ lei lo interruppe “DEVO ESSERE FORTE PER LUI!” ripetè energicamente Kira.
Questa è la donna che ho sposato pensò il Re.
“Adesso fammi andare, devo ancora preparare il discorso per non dire lavarmi la faccia e fare colazione..” a quella parola Kira ebbe un’idea.
Colazione? …Mmh pensò, ma gli impegni e la fretta del Re non le avevano dato modo di mettere nulla in atto.
Il Re andò nel suo bagno privato, prima di entrare c’era sulla porta il suo Maggiordomo di fiducia Castor, “Padrone..” disse questo inchinandosi dinanzi a sua Maestà, “per oggi non richiedo i tuoi servigi Castor, mi raderò da solo, grazie.” “Come desidera Signore” disse il Maggiordomo.
Entrato nel bagno il Re fissò per un secondo quella stanza: era grande quasi quanto la sua camera matrimoniale, illuminata con candele soffuse e profumate come se fossero degli incensi indiani, arredata con finestre preziose accuratamente chiuse da pesanti e spesse tende scure per via del Sole, (anche se era inverno il palazzo reale era, almeno ai piani alti, colpito già di primo mattino dai raggi solari), impreziosita da due lavandini bianchi e lucidi, ci si poteva quasi riflettere la propria immagine, la vasca da bagno incastonata sempre linda e lucida, i rubinetti tutti in oro con delle rifiniture in argento sembravano un raro ricamo, il divanetto in tessuto color porpora.
Nulla è cambiato pensò il Re.
Iniziò a lavarsi la faccia, radersi la barba, una leggera mano di dopobarba, poi si rinfrescò nuovamente il viso con acqua ghiacciata per svegliarsi un po’, al contatto di questa però si ricordò la diagnosi del Dottore..

”E’ solo questione di tempo..”


“Nooo!” gridò il Re, poi un flashback a quel terribile giorno.
Il volto di quel maledetto
quel ghigno malefico.

“Quel traditore la pagherà cara…! Il testamento…Io non lo permetterò mai!” gridò e con forza sbattè il pugno destro sul lavandino, non accorgendosi che aveva colpito in pieno le lame del rasoio, sangue rosso iniziò a macchiargli prima la sua pelle, poi la mano infine inzuppò l’orlo della camicia all’altezza del polso “Oh no! Dannazione!” imprecò il Re.
Fortunatamente quel bagno era a chiusura ermetica: non usciva e non entravano né rumori né odori di alcun genere questo per evitare che, in caso di tagli nella rasatura della barba, casi rarissimi ovviamente, l’odore del sangue non avrebbe agitato i bambini. Era tutto calcolato.
Ora però sono in un ritardo cronico sulla sua tabella di marcia! Pensò frustrato il Re.
Doveva rivestirsi e cambiarsi la camicia, praticamente ricominciare da capo. Aspettò che la ferita si fosse rimarginata per poi aprire lievemente la porta e chiedere a Castor: “Castor, per favore, chiamami la mia Regina” “Ai suoi ordini Sire”, Nietzche richiuse la porta e si mise a sedere sul divanetto che c’era nel bagno, poi qualcuno bussò alla porta “Si?!” chiese forte il Re, anche se sapeva chi era, “Mio Re, mi ha chiamata?” sentì la voce della sua Regina a fatica per via delle imbottiture ermetiche, il Re le aprì la porta, lei entrò in quel minimo spazio di agibilità che le diede e attese il volere del Re, Nietzche si girò verso di lei fissando il pavimento, alzò il braccio destro dove si era macchiato la camicia bianca..La Regina lo guardò con una faccia assai divertita, a stento tratteneva le risate, “Ppffhh..”, “Ti prego non cominciare..” disse scuro, “ah ah ah..scusa tesoro ma ..ah ah ah… sai te lo dicevo sempre prima la pulizia e poi i vestiti! Ah ah ah”..”Ricorda che sei sotto punizione e che devo ancora sceglierla..” disse più scuro che mai il Re “ah ah ah scusami caro…non voglio ma non riesco a tratt-“ non riuscì a concludere la frase che in un attimo Kira sentì un gran colpo forte alla nuca, aveva sbattuto contro il poggia mano del divano..”Ahi!” disse lei: il Re l’aveva immobilizzata sul divano, era completamente sopra di lei, Kira sentiva il suo cuore battere all’ impazzata, aveva paura, non sapeva cosa le sarebbe successo.
Si trattava di ira? ..Rabbia? ..Frustrazione?..
”Mio Re..?!”..”Sssh..” disse lui, le teneva i polsi fermi con le mani grandi e forti, era completamente inerme non sarebbe mai riuscita ad opporgli resistenza, a causa della tensione Kira si morse il labbro, un canino bianco le spuntò fuori dalla bocca, quel bagliore intenso e color avorio fece irritare ancora d piu’ Nietzche..”Mi stai provocando?” chiese il Re…

”…”
Silenzio.
Paura.
Terrore.
Panico.


“..Rispondimi quando ti parlo!” disse con tono brusco il Re, “Mi fai male! Lasciami and-“..”Lasciarti andare? No..Non ci penso proprio, ieri la mancanza di rispetto oggi mi ridi in faccia..e domani cosa farai? Credo che ti meriti una punizione coi fiocchi..”
Sì, mi ha chiesto scusa ma solo dopo averla calmata dopo ore e ore!! Pensò tra sè e sè il Re..
“Adesso faremo colazione, mia Regina” disse piano e sorrise mostrando tutti i denti, canini compresi..


Nota dell'autrice: Vorrei dedicare questo capitolo a tutte voi, carissime amiche, che mi correggete sempre, mi consigliate le migliori tecniche per migliorare il mio "brusco e punteggiato" modo di scrivere xD. So' de coccio ma dopo un po' ci arrivo! Questo è il frutto della vostra pazienza e vi lovvo tanto! ^_^

***FINE CAPITOLO 12 PARTE I***


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Edited by KiaLoveJapan ® - 9/12/2013, 19:53
 
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