The seed of evil, La storia del cattivone di Vampire Knight PRIMA che diventasse tale ...ripercorriamo insieme a lui la sua infanzia e il suo rapporto con Juri e Haruka!

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kialovejapan
CAT_IMG Posted on 31/5/2012, 16:39 by: kialovejapan




***CAPITOLO 9***


DIAGNOSI




Quando Rido riaprì gli occhi vedeva tutto appannato, poi lentamente la vista cominciò a farsi piu' chiara: riconobbe l'affresco sul soffitto di camera sua "M-madre...P-padre..." disse con un filo di voce, "Padroni?!...Rido sentì tutto quel vociare come un gran frastuono, ogni minimo rumore gli rimbombava nelle orecchie, "Il signorino Rido...!!"...rumore di passi...sembravano tuoni..."Chiamate subito il Dottore!" ...una mano tocco la sua fronte, "Oh cielo! Quanto scotta!!" disse una voce femminile, non riuscì a riconoscere che era la madre, "Eccomi miei Signori!" disse una voce sconosciuta, "Ha ripreso i sensi da poco, ma sembra ancora molto debole, Dottore la prego faccia qualcosa!!" supplicò il padre, "Fatemi controllare" disse il dottore, Rido sentì di colpo un gran freddo, una scossa di brividi si allungava su tutto il suo corpo, il dottore gli aveva tolto le coperte, poi sentì delle mani sconosciute toccargli il torace....sentì che il pigiama gli veniva sbottonato....Lasciatemi in pace pensava Rido esanime..il Dottore prese lo stetoscopio “Mmmh” si lamentò Rido...era ghiacciato da quando si era tuffato in quel dannato lago ghiacciato non sopportava piu' ogni sentore di freddo.
Il Dottore esaminò esaminò attentamente il battito cardiaco del giovane, si riposizionò piu' in su i piccoli occhiali....”Mmh come temevo....” constatò cupo, la madre si avvicinò le mani alla bocca, quasi per trattenersi e nascondere un dolore immenso, rivolse uno sguardo carico di preoccupazione al marito, il quale la cinse per le spalle, infine il Dottore si tolse lo strumento medico dalle orecchie , rivestì accuratamente il piccolo e si girò con calma verso i genitori “Vi devo parlare..però vi chiedo cortesemente di uscire da qui, il signorino Rido ha bisogno di assoluto riposo!” spiegò il Dottore.
Così i genitori condussero il Dottore nella camera attigua: era una stanza adibita a studio, non aveva nessuna finestra ed era completamente tappezzata di libri, vecchi nuovi, antichi, enciclopedie,..di tutto e di piu', un intellettuale avrebbe trovato il paradiso in carne ed ossa in quella mini-biblioteca, al centro era posizionata una piccola scrivania in legno antico di quercia molto scuro, invecchiato come la maggior parte di quei libri, una sedia poco distante completava la postazione, poi c'era un divano e due poltrone di colore verde scuro in finissima qualità di pelle, di fronte ad essi un tavolino basso con un sotto tavolo in vetro, per terra c'era apposto un prezioso tappeto rosso in stile arabo, che dava un tocco austero all'intera stanza, infine un bellissimo lampadario in cristallo pendeva dal soffitto e impreziosiva il tutto.
“Prego” disse il Re, “Grazie” rispose il Dottore, i genitori si sedettero vicini sul divano, mentre il medico si accomodò su una poltrona.
“Il giovane Rido è rimasto privo di sensi per piu' di una settimana, i suoi stati vitali erano e sono stazionari e nella norma, salvo qualche piccola ricaduta...Ma nutrivo un dubbio preoccupante sulla sua diagnosi finale che fino al suo risveglio vi ho deliberatamente taciuto.”
“Dottore arrivi al dunque !” disse il Re spazientito da quella solfa, “Comprendo bene il Vostro stato d'animo, Sire, ma se mi permette è meglio mantenere non agitarsi in queste situazioni.”
“Glielo ripeterò ancora una volta: mi vuole dire che cos'ha mio figlio?! Non avrò mai pace finchè non saprò che sta bene ed è fuori pericolo di vita!!”, disse scuro il Re, e....CRASH... il lampadario di cristallo andò in frantumi, in milioni di piccoli pezzi sembravano ormai cenere, era impossibile che prima fosse un oggetto così prezioso, per la prima volta il Re perse il controllo. La stanza sprofondò nelle tenebre in un attimo, “Tesoro calmati!” disse la moglie, gli prese la mano serrata in un pugno dalla rabbia. “Lily?!” chiamò la Regina, “Si, Maestà?!”, “Per favore ci porti subito delle...” “..Candele?! Disse prontamente la cameriera di fiducia Lily, notando perspicacemente che la stanza era completamente avvolta nell'oscurità. Che cara ragazza, pensò la Regina, eppure ha avuto un passato così difficile...
Poco dopo arrivò Lily con una candelabro d'argento, molto antico, apparteneva all'argenteria Reale da generazioni, Lily lo posizionò con attenzione sul tavolino basso, dopo aver prima debitamente messo un centrino, onde evitare gocce di cera dispettose.
“Grazie Lily” la giovane ragazza rispose umilmente ma anche con una fierezza assoluta: “Lily è lieta di poter servire!” si inchinò ai reali e poi uscì silenziosamente dalla stanza.
“Tornando al nostro discorso...Rido ha...” il Dottore appoggiò una mano sulla sua fronte rugosa, la stropicciò un poco, poi si levò gli occhiali e continuò “...una brutt forma di bronco-polmonite..”.
La Regina appoggiò il viso sulla spalla del Re, voleva nascondere il suo volto, perchè le lacrime di un purosangue, specie della Regina, in pubblico non si sono mai viste e mai si devono vedere, anche se si tratta della tragedia piu' cruenta come questa, la possibile perdita di un figlio.
“Ma ci sono delle cure?! Dopotutto Rido appartiene alla valorosa e potente casata dei Nobili purosangue Kuran!” disse il padre obbiettivamente, con una mano accarezzava i capelli della Regina per calmarla.
“Lei ha perfettamente ragione, Sire, ma ignora un effetto collaterale molto insidioso in questi casi, che nemmeno il piu' potente e irriducibile vampiro purosangue puo' evitare!”, “Ebbene?!” chiese il Re, una ruga a nord del suo viso si fece piu' marcata.
“L'acqua a temperature sotto lo zero, come quella del lago ghiacchiato, provoca in ogni vampiro una regressione del suo stato, è come se, parlando in termini da profani, si fosse finiti in una macchina del tempo ...L' “essere” vampiro viene assopita dall'acqua ghiacciata, le cellule si congelano e regrediscono lentamente alla stregua di un comune essere umano....”
La Regina non riusciva a credere a quello che il Dottore le stava spiegando...Ad un tratto ebbe un ricordo..di tanti e tanti anni fa, quando lei era ancora una bambina....
...”...Kira! No!! Attenta!! Non devi avvicinarti al lago, se il ghiaccio si spezzasse e tu ci finissi dentro potresti farti seriamente male!” era la madre di Kira: la Regina, madre di Rido, Haruka e Juri. “Pecchè mamma!?”, “Ascoltami, ti ricordi cosa è successo a tuo cugino “Milo”?! E' caduto in un pozzo abbandonato pieno di acqua ghiacciata ed è morto, no tanto per la caduta, ma per l'acqua ghiacciata! E' molto pericolosa per voi piccoli vampiri in fase di sviluppo, regredisce il vostro stato di crescita: è come se si congelasse il tuo lato vampiro, con la conseguenza di raggiungere uno stato umano, e raggiunto questo, si diventa totalmente esposti ai mali e alle sofferenze di quella povera razza... Anche un semplice raffreddore potrebbe ucciderti in quelle condizioni, perchè il tuo corpo non è abituato a quei virus e non ha gli anticorpi necessari per contrastarli. I poteri di accelerata guarigione di un vampiro purosangue sono totalmente inutili e inefficaci...Strano vero?!”....
Il ricordo ancora vivido e lucido nei suoi profondi occhi azzurri...aveva colpito la Regina a ciel sereno. “Nooooh!!...Il mio Rido!!” gridò disperata, “Tesoro calmati! Dottore non c'è una cura per questo male?! Sono disposto ad offrirle tutto quello che vuole: soldi...potere..prestigio...affermazione sociale..perfino il mio sangue...!” disse il Re calmo ma disperato anche lui dopo la spiegazione del Dottore.
Il Dottore, dal canto suo, chinò la testa in segno di rispetto, “Grazie Sire, ma non mi approfitterei mai in una critica come questa per raggiungere futili scopi....Il mio codice deontologico me lo vieta categoricamente!” sospirò leggermente e poi continuò a dire: “ Purtroppo no c'è rimedio, solo rari casi si riprendono senza rilevanti conseguenze e debilitazioni sul fisico...”
La disperazione invase la coppia reale: entrambi si abbracciarono per infondersi coraggio e speranza reciprocamente, infine il Dottore concluso il suo discorso dicendo: …

“E' solo questione di tempo.”



***FINE CAPITOLO 9***




***CAPITOLO 10***


IL DOLORE DI UNA MADRE


{1°Song: Contraddicting interdiction (Vampire Knight)}




La coppia reale congedò il Dottore per i suoi preziosi servigi. “Se avete problemi non esitate a chiamarmi.” disse il Dottore. “Grazie, … Noi lo apprezziamo molto” disse il Re stringendo la mano al Dottore e poi voltandosi in direzione della moglie rimasta sola sull'uscio di casa , dopo la diagnosi del Dottore era diventata silenziosa di colpo.



… Serrai i pugni e mi cinsi le spalle per il freddo pungente della sera osservavo mio marito e il Dottore … Io non ne avevo le forze … ero prosciugata dentro, l'energia mi mancava: la mia linfa vitale mio figlio era in serio pericolo di vita.
Fortunatamente ma anche stranamente dopo l'incidente del lago, Haruka stava bene: era riuscito a crearsi sub-consciamente un barriera blu di luce … capita in situazioni di pericolo: il corpo e l'istinto di sopravvivenza di un vampiro purosangue può spingere fino a tanto … ma non al mio Rido … Lui, che stava salvando Haruka …
Haruka a differenza di Rido aveva riportato “solo” un grave trauma da schock post-incidente, che gli fu prontamente cancellato dalla sua memoria da mio marito, io ero stata fermamente contraria a quella soluzione. Non per far ricordare ad Haruka quel brutto incidente, ma anzi per fargli ricordare!!!
… Ma contro il Re, anche la Regina deve sottomettersi al suo volere …
Il Re si avvicinò a me, dopo aver congedato il Dottore, “Graie caro … “ dissi, “Su andiamo dentro … stai congelando dal freddo” disse baciandomi la fronte.
“Signori la cena è pronta” disse Lily … “Grazie ma non ho appettito … “ risposi gentilemente e mi congedai da tutto e da tutti.
“Kira! … “ disse mio marito, voltai la testa verso di lui, lo fissai intensamente … cercando di mandargli un messaggio in codice 'Ho bisogno di andare da lui!' e così andai dal mio pulcino indifeso: Rido.
“Maestà!” disse l'infermiera inchinandosi a me, dopo esser entrata nella stanza di Rido. “Può andare a riposarsi adesso veglio io su di lui”, “Come desidera Altezza!” mi sedetti sulla poltrona posizionata accanto al suo letto, era ancora calda dal calore dell'infermiera … guardai il mio piccolo Rido … sentii delle lacrime rigarmi il viso … lacrime infinite … disperazione infinita … completamente impotente ed inerme … “Oh Rido … “ dissi piano … gli toccai i suoi ricci mori e ribelli … “Ti prego … Non lasciarci … Tu devi vivere!” Rido era caduto ancora in un nuovo tormentato sonno … respirava a fatica e si affannava di continuo per lottare contro il male che aveva dentro di sé. Gli presi delicatamente la mano … era ghiacciata e sudata di freddo allo stesso tempo … Appoggia la mia testa accanto alla sua, il cuscino si impregnò in un attimo delle mie dolorose lacrime …. “Darei la mia vita per te! Piccolo mio! … Se solo potessi…” poi pensai ad Haruka e Juri , non potevo lasciarli soli, ma del resto Rido aveva bisogno di un aiuto nell'immediato!! … Cosa posso fare?! Pensai … questi pensieri mi tormentarono finchè non mi addormentai.
Mi risvegliai solo dopo aver sentito la mano gentile di qualcuno che mi adagiava con cura una coperta sulle mie spalle, ormai fredde, … alzai piano il viso “Chi?-” … mi girai, ancora un po' intontita dal riposo irrequieto “Oh sei tu … “ dissi a mio marito. “Cara i bambini sono già a letto. Ci ho pensato io a sistemarli … ora vieni a letto anche tu … è tardi!” “NO!” risposi secca “Voglio vegliare su mio figlio, ha bisogno di me!” , “Ma così ti affaticherai! Ricordati che stai ancora donando il tuo sangue a Juri! Se tu ti indebolisci, il tuo sangue si indebolisce e anche Juri si indebolisce altrettanto come te! Per non parlare che le manca il tuo abbraccio!!” disse il Re obbiettivamente … “Tu non puoi capire … “ dissi piano … “Cara … ti prego … spiegami! Che cosa non posso comprendere?! Non posso comprendere il tuo dolore come madre?! Non posso comprendere che il mio primogenito lotta tra la vita e la morte?!” rispose calmo, io rimasi in silenzio, gli davo le spalle, fissavo solo Rido come una bambola, “Piuttosto non riesco a capire come tu possa stare qui, in questa stanza, inerme/senza fare nulla di utile … Devi essere forte per Rido! Lui non ti vorrebbe vedere in questo stato, e lo stesso vale per Haruka e Juri! Dobbiamo andare avanti nonostante tutto … nonostante questo dolore fino a poco fa a noi ignoto … “ fece una pausa … rimasi ancora in silenzio … lui sospirò “Kira?! … Distruggi tutto! Piangi tutte le tue lacrime! Disperati fino alla fine! Se tutto ciò ti farà stare meglio … ma ricorda che così non risolverai niente … “ disse lui. “Rido è mio figlio!!” Come lo è Haruka e lo è Juri! E adesso Rido ha bisogno di me!” dissi con un tono di voce tremante e piu’ alto del solito, “Calmati Kira! O sveglierai Rido!” cercai di controllarmi, guardai mio figlio, gli sistemai il panno umido che aveva sulla fronte, lo strizzai e lo rinfrescai di acqua fresca e glielo rimisi sulla sua calda fronte, e infine lo baciai sulla guancia rossa e bollente. Mi scostai lentamente da lui, camminavo all’indietro, le mani davanti alla bocca come per riuscire a trattenere il pianto che sentivo crescere, non riuscivo a trattenere il dolore e la disperazione che mi attanagliava …Potevo sputare solo veleno dalla mia bocca…in quel momento ero fuori di me come non lo ero mai stata in tutta la mia vita da vampiro.

{2° Song: Majestic Vampire (OST Vampire Knight)}



Il Re mi cinse per le spalle per farmi forza, poi mi girò verso di lui, sentivo che si infondeva nel mio corpo debole e fragile, le sue mani mi stringevano forte, sentivo il suo calore, fremetti a quell’abbraccio, ma allo stesso tempo tremavo come una foglia per il futuro oscuro che si prospettava su mio figlio…”Il dolore provoca dolore,…” iniziò a dire piano il Re, “Noi dobbiamo cercare di non farci avvelenare l’un l’altra da questa brutta situazione…” continuò il Re, “I-io non p-posso fare …n-nulla!!” dissi siperata, abbassai il volto, i capelli chiusero il sipario su lla mia faccia sconvolta dal dolore…piansi ancora e ancora…non ricordavo che fosse così doloroso piangere …inizia a tremare come una foglia “I-il mio R-rido…” dissi ..Il Re vedendomi in quello stato allentò la presa ed io in un attimo caddi a terra in ginocchio, senza il suo abbraccio ero solo un inutile peso morto, “Rido?!” ancora lacrime, il Re si inginocchiò davanti a me e mi abbracciò di nuovo, ma piu’ forte! Le mie mani coprivano il mio viso ancora, “Kira! Ci sono io al tuo fianco! Ne usciremo insieme da questo terribile incubo! Andrà tutto per il meglio!” io a quel punto mi calmai, ma le lacrime no, i miei occhi blu sembravano un fiume in piena, “Non mi arrenderò..Non avro mai pace finchè non troverò una cura per mio figlio!” , portai le mie braccia attorno al suo collo e gli dissi “ Grazie Nietzsche *(vedi nota in fondo al capitolo) ”, pronunciai il suo nome senza onori, lui si scostò da me, mi prese il viso tra le mani , con i pollici grandi mi asciugò il mio umido viso “Era da anni che non ti sentivo pronunciare il mio nome…Amo quando lo fai! “ disse e mi sorrise, i suoi occhi neri mi incantarono, mi facevano sentire sicura e forte di nuovo! Avevo fiducia in lui, volevo dimostrarglielo, gridargli che lo amavo piu’ di prima..lentamente mi avvicinai a lui, i suoi occhi diventarono sempre piu’ grandi, sempre piu’ vicini, gli toccai il viso, e trovai a nord-est del suo viso, sulla sua guancia una cicatrice della guerra a forma di “X” rovesciata “la sua medaglia all’onore” com’era solita chiamarla lui,gli accarezzai i capelli mossi e mori e gli sussurrai piano “Grazie mio Re”..”Ti amo e non ti abbandonerò mai!” gli promisi, volevo baciarlo con tutta me stessa, ma lui mi prese le mani e le scostò da sé.
Capii che l’avevo ferito prima, con il mio non controllo su me stessa..ma lui aveva ragione! Dovevo farmi coraggio e adoperarmi per trovare una soluzione e poi c’erano ancora Haruka e Juri!
Il Re si alzò, e mi aiutò a sua volta ad aiutarmi a mettermi in piedi, poi si girò verso la porta e di spalle mi disse “Juri ti aspetta…” …”..Asciugati le lacrime …mia Regina!”

[size=1]*Nota= Pronuncia di Nietzsche: Nice (all’italiana con una sola “c” ^^)



Un grazie speciale alla mia dolce e paziente amica Sandra che mi ha aiutato a frenare la mia foga da novella "scrittrice" e a calibrare meglio il dolore di una Regina!Ti lovvo tanto!! XD

***FINE CAPITOLO 10***



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Edited by KiaLoveJapan ® - 9/12/2013, 19:39
 
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