The seed of evil, La storia del cattivone di Vampire Knight PRIMA che diventasse tale ...ripercorriamo insieme a lui la sua infanzia e il suo rapporto con Juri e Haruka!

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kialovejapan
CAT_IMG Posted on 28/5/2012, 20:02 by: kialovejapan




*******CAPITOLO 5*******


IL LAGO GHIACCIATO



"Bambini siete pronti?!" disse la madre, "SIIII!!!!!" rispose felice Haruka, "Si" rispose piatto Rido, sembravano uno l'opposto dell'altro, Haruka era ancora basso, dopotutto aveva solo 5 anni, aveva i capelli di un castano biondo con tanti riccioli tipico dei bambini,aveva degli occhi grandi buoni e sinceri di un marrone scuro e penetrante, Rido,invece, per avere 8 anni, era già molto alto: sembrava il doppio di Haruka, aveva i capelli neri e un po' mossi, gli occhi sottili quasi volessero nascondere un presagio,un occhio blu e l'altro rosso, ciò era dovuto al fatto che da piccolo, era rimasto troppo tempo a guardare la luna, e questo provocava nei giovani vampiri un pericolo: si poteva perfino perdere la vista, ma questo non era il destino di Rido. Insieme, la madre, i bambini e il padre uscirono di casa, salirono sulla carrozza e aspettarono di arrivare a destinazione, ogni Domenica erano soliti far visita al villaggio vicino, era popolato in parte da umani e in parte da vampiri, non c'era l'ombra di cacciatori di vampiri, se se ne fosse visto uno i vampiri lo avrebbero linciato vivo, la tensione tra le due classi sociali era molto alta in quel periodo, la carrozza si fermò davanti alla piazza centrale del villaggio, "Su bambini scendete" disse loro la madre, Haruka balzò giu' come una scimmietta tutto allegro, Rido lentamente uscì senza tante cerimonie, seguirono il Re e infine la moglie con Juri in braccio, "Oh grazie caro" disse la moglie rivolta al marito che l'aveva aiutato con una mano a scendere dalla carrozza, "Come ai vecchi tempi" disse il marito sorridendole, la piazza aveva una forma circolare, attorno vi erano disposte ordinatamente tante piccole casette bianche con il tetto in legno,però questi erano completamente ricoperti di neve, ma ad attirare l'attenzione era un'antica chiesa, l'unica costruzione in cemento, era stata costruita in stile gotico, aveva resistito agli incendi e alle battaglie tra vampiri e cacciatori di vampiri durante i secoli della guerra, era alta piu' di 5 metri, sulla sua sommità si potevano vedere delle piccole statue di gargoyl quasi fossero stati messi lì per vegliare sulla chiesa, "Bambini andiamo" disse la madre, la famigliola si diresse verso una delle vie maestre del villaggio, i bambini davanti e i genitori dietro, ad un tratto Haruka disse: "Mamma mamma guarda!", il piccolo si era avvicinato ad una bancarella dove vendevano strani amuleti, ma quello che colpì l'attenzione di Haruka, fu un braccialetto con su il simbolo di un elefantino,"Mamma ti prego me lo compri?!" disse Haruka,la madre si era avvicinata con calma, dopotutto aveva in braccio la piccola Juri e non era così leggera, accanto a lei il marito e Rido, "Mmh ...non saprei Haruka, hai così tanti gingilli a casa che non metti quasi mai!!" disse sconsolata la madre, il padre invece disse "Oh suvvia cara un piccolo sfizio non puo' certo fargli male!", "Se lo dici tu!" disse la moglie, poi si voltò a guardare Rido, vide che se ne stava lì buono senza dire una parola, aveva sempre uno sguardo triste il figlio, perchè? si chiedeva tra sè e sè la madre, "Rido ne vuoi uno anche tu?!" "Io!?" rispose sorpreso Rido, "Beh ecco..." e si avvicinò alla bancarella, guardò con attenzione gli oggetti in vendita su quella spoglia bancarella, aveva un'idea che gli girava da tempo per la testa, voleva un coltellino a serramanico per incidere frasi sul suo banco di scuola, quando era annoiato di ascoltare i prof., lo trovò era molto bello, il manico era di un rosso porpora, l'acciaio luccicante brillava di riflesso negli occhi del giovane, ci pensò su, i miei non mi permetteranno mai di comprare un oggetto simile, perciò rammaricato Rido cercò qualcos'altro che potesse ispirarlo, poi vide un braccialetto di corda rosso con su un simbolo di un'aquila, "Questo?!" disse Rido rivolgendo lo sguardo verso la madre, "Oh che bello!! Va bene allora tu prendi questo e tu Haruka quello con l'elefantino d'accordo?!", Haruka fissò la madre, "Noooo, voglio anche io quello di Riko! E' piu' bello!!" disse il piccolo in un lamento straziante, "Ma Haruka non ti piaceva l'elefantino?!" disse dolcemente la madre, "No-no-no! Io voglio quello che ha scelto il mio fratellone!!", Rido si sentiva disgustato, odiava quel poppante piagnucoloso che gli storpiava sempre il nome, "Io mi chiamo RIDO!!" sbottò Rido, Haruka si mise a piangere, "Perchè Riko è sempre cattivo con me?!" disse Haruka piangendo come una fontana, "Su su Haruka calmati! Anche tu Rido! Attaccare così il piccolo Haruka per una cosa così da poco! Vorrà dire che prenderete lo stesso braccialetto!" disse diplomatica la madre, "Io non lo voglio piu'" disse secco Rido, gli disgustava avere una cosa che aveva anche il fratello, "Rido tu prenderai quel braccialetto sono stata chiara?!" disse furiosa la madre, "Mmmh e vaaa beeene" rispose Rido, sempre accontentarti in tutto e per tutto è?! Piccolo moccioso..pensò Rido, alla fine Haruka e Rido presero lo stesso braccialetto, Haruka era felice come una Pasqua e se lo mise subito al polso, mentre Rido si mise il braccialetto in tasca, "Su dai andiamo sennò si farà buio" disse il padre, la famiglia continuò ad avanzare lungo la via principale del villaggio, ogni persona, o meglio vampiro, che incrociava il Re, gli mostrava i suoi ossequi e profondi inchini di rispetto, il Re sorrideva leggermente e faceva un leggero movimento con la mano per congedare i vampiri, conosceva davvero molte persone constatò Rido, percorsero la via finchè non giunsero al confine del villaggio, si apriva una vasta campagna, era tutta bianca per via delle recenti nevicate, la famiglia prese un piccolo sentiero sulla sinistra che li avrebbe condotti al luogo da loro desiderato. Era un lago ghiacciato, ideale per pattinare in tranquillità, ovviamente era una struttura aperta al pubblico, ma per l'occasione il Re aveva prenotato esclusivamente per sè e per la sua famiglia quel luogo per una giornata intera, il custode si avvicinò al Re, fece un profondo inchino, poi alzò il capo e disse "Prego Maestà, da questa parte!" e condusse la famiglia in un piccolo gazebo, "Ecco i pattini che mi avete chiesto", "Grazie" rispose il Re, "Ora può andare!", "Per qualsiasi cosa, rimango al suo servizio Sire", "Si si grazie" rispose impaziente il Re, non vedeva l'ora di starsene in pace con la sua famiglia, era da parecchio tempo che programmava questa piccola gita, ma gli impegni che aveva avuto non gliel'avevano mai permesso fino ad oggi, "Su bambini toglietevi le scarpe, che vi aiuto a mettere i pattini, tesoro mi potresti tenere Juri per un momento?!", "Certo!" rispose felice il marito, Haruka e Rido intanto si erano messi sulla panca di legno, Rido in un attimo si slacciò i mocassini, mentre il piccolo Haruka tribolava come un dannato, non era ancora pratico con quegli arnesi, "Mamma?! Non ci riesco!" supplicò aiuto il piccolo, "Adesso vengo", la madre si accucciò davanti al piccolo Haruka e iniziò a slacciargli le scarpe, Rido aveva già finito di mettersi i pattini, così osservò la madre accanto a lui che aiutava quell'imbranato cronico di suo fratello, questo pensava, ad un tratto notò che i lunghi capelli della madre si erano scostati dalla schiena per mostrare uno spicchio di pelle del collo, era di un bianco candido, Rido sentì un impulso aggressivo, voleva morderla, ma stavolta rammentò il consiglio della madre di controllarsi, non gli andava di rovinarsi la giornata, e soprattutto aveva un piano da compiere e concludere. "Fatto amore! Stretti stretti così vanno bene?!" disse la madre al piccolo "Si si grazie mamma!" e le diede un bacino affettuoso sulla guancia abbracciandola al collo, "Io vado" disse Rido, si alzò dalla panca e TAC TAC TAC i suoi passi rimbombavano sul legno con i pattini ai piedi, lama contro legno, " 'Petta Riko, vengo anche io!" disse Haruka, TAC-TAC-TAC e BADA-BOOM "Oh piccolo mio ti sei fatto male?!", "Nngh no, non tanto" disse coraggiosamente il piccolo, però si era ferito e una piccola macchia di sangue poteva intravedersi dal tessuto dei pantaloni, "Rido, avresti dovuto aspettare tuo fratello! "Rido sbuffò in silenzio, "Che palle!" disse, "Hey giovanotto! Modera quel linguaggio!!" disse infuriato il padre, non aveva ancora perdonato Rido per l' "attentato" alla piccola Juri di ieri mattina, "Uahahahha" iniziò a piangere la piccola Juri, perchè agitata dall'odore del sangue di Haruka, i neonati avevano un fiuto molto sensibile per l'odore di sangue, "Oh no! Tesoro le puoi dare il biberon?! C'è n'è ancora uno pronto con il mio sangue nella borsa!" "Ah si trovato!" disse il marito, "Io vado ad accompagnare i bambini al lago", Rido non si fece sfuggire quell'occasione d'oro, "Madre ci penso io a vegliare su Haruka, per... per riscattarmi dalla mia ultima uscita, e poi così voi potrete stare un po' tranquilla e rilassarvi" mentì Rido, la madre era fiera di ascoltare quelle parole dal figlio piu' grande "Va bene Rido, ma state attenti!!" "Si mamma!" disse Haruka, al posto di Rido, la madre era serena e tranquilla, guardò i due piccoli allontanarsi insieme, era la prima volta che quei due si tenevano per mano, "Amore guardali! Non sono adorabili?!" disse la moglie al marito, ma quest'ultimo era tutt'altro che felice, anzi aveva un brutto presentimento.

*******FINE CAPITOLO 5*******



*******CAPITOLO 6*******


******1-2-3-STELLA!******



"Dai muoviti Haruka" disse Rido, lo teneva per la mano, in modo tale da aggiudicarsi maggior fiducia da parte dei genitori, perfetto va tutto secondo il piano, pensò Rido, questo bamboccio non vedrà piu' la luce del giorno, "Riko pattiniamo tenendoci per mano?!" disse dolcemente il piccolo, "Si si" rispose distratto Rido, i due piccoli ometti giunsero davanti al lago ghiacciato, era molto ampio, aveva una forma circolare anche se irregolare perchè era un lago naturale che era solito ghiacciarsi d'inverno! Luogo perfetto! pensò Rido, intorno non c'era anima viva, come il padre aveva predisposto, l'unica compagnia erano dei grandi alberi spogli che incorniciavano il perimetro del lago, "Su andiamo!" disse Rido, e sfrecciò sul ghiaccio solido come una saetta, "Aspettami Riko!" Rido sentì in lontananza "Ah ah ah ah" rise di gusto Rido, finalmente si sentiva libero, tra poco si sarebbe liberato di quel peso morto che lo chiamava sempre Riko, Rido fece delle piroette, pattinò all'indietro, era un pattinatore molto bravo per la sua giovane età, "Eccomi Rido!" disse Haruka, "Ah adesso ti ricordi come mi chiamo?!" Ruffiano!! Dai vieni quì, dammi la mano!" Rido allungò il braccio verso il piccolo e raggiunse la sua piccola manina, era ghiacciata, faceva sempre piu' freddo in pista rispetto alla "terraferma", "Avanti! E uno e due, destra e sinistra, mantieni l'equilibrio!" disse Rido gentilmente, doveva ancora recitare la farsa, ma ancora per poco, attendeva solo aspettare il segnale dello zio, Haruka non era male a pattinare ma essendo piccolo e sbadato (talmente da cadere anche senza pattini), aveva un equilibrio molto piu' precario rispetto a quello del fratello, "Fratellone mi insegni a pattinare all'indietro?!" disse Haruka, Rido fissava il gazebo per vedere se c'era qualcosa di sospetto, bene, pensò, i genitori sono entrambi al loro posto, non posso fermarmi nè vedermi, Rido guardò il fratellino, ne sono davvero sicuro?! Io voglio davvero questo? Sarò in grado di farlo?! Perchè mi sento strano?! Io lo odio! I pensieri di Rido turbinavano nella sua testa come un uragano, di scattò mollò la presa del fratello e disse "Lasciami stare!" e sfrecciò via, nel mezzo del lago fino a raggiungere il lato opposto, riprese fiato, poi sentì una voce sussurargli "Cosa succede Rido?! Stai ritrattando il nostro patto?!", conosceva bene quella voce: era lo zio, "No, io ho solo..." non riuscì a concludere la frase, ...avuto paura, pensò, "Ti vuoi tirare indietro?!" disse il falco nero, "No! Io aspetto quando mi dica che è il momento!" "Ok" rispose, "Riko!!" disse Haruka, "Adesso ti raggiungo!!!" "Aspetto il segnale, senza di quello non faccio nulla!" disse sottovoce Rido, "Si sta tranquillo, non farti prendere dal panico, andrà tutto bene! Fidati di me!" "Preso" Haruka aveva abbracciato le gambe di Rido, il falco nero volò via, "Hey cos'era quello?!" chiese il piccolo guardando dal basso verso l'alto Rido, "Non lo so Haruka, ascolta che ne dici se facciamo un gioco?!" SI!! un gioco che bello!" "Si chiama un due tre stella!" "E come si gioca?!" chiese Haruka, "Oh è semplice io conto fino a 1-2-3-poi dico stella, mi giro e tu devi cercare di avanzare verso di me, se ti vedo muovere però dovrai tornare indietro al punto di partenza!", "Hai capito!?", "Si! Va bene dove mi metto?!", "Io mi metto al centro del lago, tu invece devi partire da questo lato del lago e raggiungermi", "Ok fratellone", perfetto, pensò Rido, e sfrecciò veloce sul ghiaccio, si posizionò proprio al centro del lago, e gridò "Sei pronto?!" in direzione di Haruka, "SI!" gridò il piccolo, "1-2-3-stella!" contò Rido, poi si girò (di regola doveva farlo velocemente) ma in questo caso gli interessava far arrivare Haruka vicino a lui il piu' presto possibile, Haruka fece solo qualche metro e si era pure mosso quando Rido si era girato, ma Rido fece lo gnorri e finse di non vedere "1-2-3-stella!" si girò ancora una volta piano, Haruka si faceva sempre piu' vicino, "1-2-3-stella!", ancora piu' vicino pensò Rido, il piccolo intanto era tutto contento di giocare serenamente con il fratello, erano così rare le occasioni in cui lui era sereno e disponibile a giocare con lui, "1-2-3-stella!" disse ancora Rido, piu' vicino, ci siamo quasi, pensò, almeno se ne andrà con un felice ricordo, poi ancora "1-2-3-stella!" Haruka era vicinissimo, ormai lo aveva quasi raggiunto, infine Rido conto per l'ultima volta, "1-2-3-stella!", "Preso, ho vinto!" disse Haruka felice, Rido si girò di scattò e cinse il fratellino per le esili braccia, "No, ti sbagli, IO ho vinto!!" e fece il ghigno di sfida che da poco tempo lo stava caratterizzando, Haruka si spaventò nel vedere il fratello così 'strano', cercò di gridare "Aiuto mamma!" ma non ci riuscì, "Ah ah ah!" rise Rido, "Sei sorpreso che non riesci piu' a piagnucolare eh?!", gli occhi di Haruka si fecero lucidi, "Ecco il solito moccioso frignone! Non capisco cosa ci trovino in te i nostri genitori, specialmente mio padre!", Haruka intanto era immobilizzato dalla presa di Rido, non era abbastanza grande da maneggiare i suoi poteri da vampiro purosangue, "Ti ho fatto un incantesimo, non puoi piu' parlare! Sei solo una marionetta nelle mie mani e adesso ci gioco quanto mi pare" disse Rido, i suoi occhi si fecero stretti come due fessure, ancora quel ghigno malefico sul suo volto, una lacrima scese dal volto di Haruka, "Vedi, sai qual'è il tuo problema Haruka?!" Sei troppo ingenuo e mammone!", Haruka iniziò ad avere dei singhiozzi profondi, era sotto schock, pensava: questo non è mio fratello, ridatemi il mio Riko! Rido si inginocchiò davanti a lui, si accostò al suo orecchio e gli sussurrò "Io ti odio, Haruka, fin da quando sei venuto al mondo, perciò..." Haruka si sentiva svenire, improvvisamente si udì un boato in direzione del gazebo, ecco il segnale pensò Rido, "...MUORI!" gridò ad Haruka, in un secondo Rido aveva fatto rompere il ghiaccio sottostante al piccolo e con altrettanta velocità era riuscito a scappare dalla zona a rischio! Siii! Ce l'ho fatta, pensò soddisfatto, non è stato poi così difficile, Haruka era crollato nell'acqua gelida come un sacco di patate, si sentì trafiggere il corpo da mille lame invisibili, non riusciva quasi a respirare, per non parlare del fatto che il piccolo non sapeva nuotare! Rido si allontanò e andò a cercare il falco nero, intanto Haruka cercava di muoversi anche se era atrofizzato dal dolore, sembrava di stare in una melma appiccicosa che non ti permette di muoverti a dovere, aiuto! Qualcuno mi aiuti! pensò con tutte le sue forze, quello non era mio fratello...Rido AIUTAMI! pensò, una luce azzurra intensa si espanse dalle mani del piccolo, Rido che stava pattinando in direzione dell'uscita del laghetto sentì una voce dire "Rido AIUTAMI!", si fermò di colpo voltandosi verso la vorace che si era formata in mezzo al lago, ma che cosa ho fatto?! Come ho potuto?! "Rido, sei stato molto bravo!" disse lo zio in carne ed ossa, "Tu!! TU SEI UN MOSTRO! Mi hai manipolato! Io non volevo farlo veramente!!" gridò Rido, strattonando il bavero della giacca dello zio, "Però, l'hai fatto!", a quelle parole Rido si staccò di colpo, si sentiva colpito nel segno, ad un tratto però si udì "Rido scansati da lì!" Rido era molto agile e veloce, così si buttò a terra dopo aver sentito le parole di suo padre, ci fu un boato e poi un colpo secco, quando Rido alzò lo sguardo dal ghiaccio vide suo zio a terra privo di sensi sbattuto contro un albero, il padre lo aveva colpito con i suoi immensi poteri, ma Rido non si soffermò molto su quella scena, si rimise in piedi e sfrecciò piu' veloce che potè sul ghiaccio, resisti Haruka!! Pensò, in lontananza sentì il pianto disperato di sua madre "Il mio piccolo Harukaaa...!!", arrivò alla voragine, si tolse i pattini e si tuffò così com'era, appena entrato nell'acqua si irrigidì tutto! Merda che gelida! Haruka dove sei?! Andò il piu' in fondo possibile, se era caduto con i pattini molto probabilmente il peso di questi lo avrebbero attirato verso il fondale, il problema era che il lago era molto profondo, Rido nuotava con tutte le sue forze, piu' scendeva e piu' si faceva piu' buio, a quel punto Rido ringraziò di avere un occhio blu e un occhio rosso, grazie all'occhio rosso riusciva a vedere nel buio, un po' come i gatti, sempre piu' giu', sempre piu' in fondo, Haruka non....lasciarmi! Sentimenti contrapposti avevano invaso il suo cuore e annebbiato la sua mente, odiava il fratello, ma ad arrivare al punto di ucciderlo?! E' tutta colpa di quel traditore! Ad un tratto vide una testolotta bionda...Haruka! Finalmente! Resisti ancora un po'! Rido sentiva che iniziavano a fischiargli le orecchie per la pressione esercitata dall'acqua, ma non ci badò, prese un pezzo della giacca di Haruka e lo tirò verso di sè, gli sganciò i pattini e in fretta lo riportò in superficie,vide che il piccolo aveva perso i sensi, resisti Haruka...Tu devi vivere... Vivi!! Quanto manca ancora?! Cavolo! Dai andiamo!! Finalmente tutto si faceva piu' chiaro anche nella mente di Rido: il vecchio l'aveva solo ingannato e usato come una marionetta! Poi ad un tratto si ricordò del falco nero visto la prima notte, ora ricordo quel bastardo mi ha cancellato la memoria! Ha creato scompiglio all'interno della famiglia spingendomi verso di lui...Devo raccontarlo subito a mio--mio....se mai mi avesse perdonato per il gesto compiuto, e se mai Haruka dovesse....NO!!! Piu' veloce piu' veloce! Rido dimenava le gambe e il braccio libero dalla presa di Haruka come un automa, gli faceva male dappertutto, ma continuava imperterrito, gli stava mancando l'aria, no ti prego non adesso!! Ancora qualche metro! Ci sono quasi..!! Poi buio.... Rido perse i sensi, mancava pochissimo alla superficie, la madre si era avvicinata al bordo della voragine e grazie ai suoi poteri creò un vortice di vento che separò l'acqua ghiacciata fino a scoprire i due piccoli. "Li ho trovati" gridò disperata la madre. "Oh mio Dio" la madre si portò le mani versò il viso, non riusciva a non piangere, il dolore piu' grande che una madre poteva provare era quello di perdere un figlio. "Aiutami a portarli via, andiamo subito a casa" disse il Re, la madre prese Rido, e il padre il piccolo Haruka, insieme si trasfigurarono, il padre in un'aquila, la madre in un usignolo. In un baleno furono a casa!


*******FINE CAPITOLO 6*******



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Edited by KiaLoveJapan ® - 9/12/2013, 19:32
 
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