The seed of evil, La storia del cattivone di Vampire Knight PRIMA che diventasse tale ...ripercorriamo insieme a lui la sua infanzia e il suo rapporto con Juri e Haruka!

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kialovejapan
CAT_IMG Posted on 26/5/2012, 15:49 by: kialovejapan




****CAPITOLO 3****



SI



Il giorno dopo Rido si svegliò con molta fatica, aveva riposato davvero male, si stropicciò gli occhi gonfi a causa del pianto doloroso della notte scorsa. Sperava con tutto il cuore che suo padre avesse ritirato quella crudele punizione, che avesse compreso che lui era innocente. Dopo essersi vestito e lavato la faccia con abbondante acqua ghiacciata con la speranza di sgonfiare i suoi occhi, Rido si apprestò ad avviarsi verso il salotto dove suo padre come ogni mattina lo attendeva puntuale; il lungo corridoio che conduceva alla sala maestra era tappezzata di arazzi e antichi affreschi della nobile e antichissima casata dei Kuran, sembrava che tutte quelle bellissime opere d'arte accompagnassero il giovane bambino in un viaggio nel tempo. Ad un tratto, Rido si fermò davanti a un vecchio quadro, risaliva all'epoca della monarchia di due generazioni fà, al centro era raffigurato suo bisnonno Kudo, ma non era lui ad averlo attirato: notò che accanto a lui c'era il famoso zio 'proibito', un dettaglio,poi, catturò ancor di piu' la sua attenzione: c'era un falco nero appoggiato sulla spalla dello zio. Un lampo di luce viola attraversò la mente di Rido, si sentiva la testa scoppiare, cinse la testa con entrambe le mani,poi sentì una mano dolce accarezzargli il viso. "Rido ti senti bene?!" era la madre,anche lei era solita alzarsi presto la mattina, portava in braccio la piccola Juri di soli 9 mesi, "Si sto bene, ho solo un po' di mal di testa" rispose Rido, "Ok, su andiamo, tuo padre ci aspetta!" disse lei, così insieme scesero la possente scalinata di marmo ed infine giunsero nel salone principale. Il padre era seduto su una poltrona color bordeaux in pelle di finissima qualità, "Buongiorno" disse, "Buongiorno caro!" disse la moglie, "Buongiorno padre" aggiunse Rido e fece un profondo inchino (anche se era il figlio del Re dei Vampiri gli doveva comunque portare rispetto), Haruka non si era ancora alzato, i genitori gli permettevano di dormire fino a tardi.
Io questo privilegio non l'ho mai avuto, pensò Rido e strinse con forza i pugni tanto da fargli sanguinare i palmi delle mani, il padre notò la tensione del figlio "Qualcosa non va, figliolo?!" chiese, "No...emh ho solo un po' di fame" mentì Rido; intanto la madre si era accoccolata sulla sedia a dondolo vicino al tepore del camino, era pieno inverno, e come al solito nevicava molto, la madre si mise a fare delle facciotte buffe a Juri, con la speranza di sentirla e vederla ridere. "Tesoro, la bimba è ancora troppo piccola anche solo per ridere!!" disse il Re, "Oh lasciami questa piccola gioia". Poi calò un silenzio tombale nel salotto, Rido si sistemò sul divano.
TIC ...TAC... TIC ..TAC...
L'orologio a pendolo era molto piu' eloquente dei tre presenti nel salotto, Rido avrebbe voluto dire qualcosa ma si sentiva ancora a disagio per l'accaduto di ieri sera, così guardò la madre in segno di aiuto, la madre notò l'S.O.S del figlio e così iniziò a parlare: "Caro, non ti sembra un po' eccessiva la punizione per Rido?!", il padre che stava leggendo il giornale per restare aggiornato sulle dispute nel mondo dei vampiri rispose secco "Non adesso, sto leggendo il giornale". "Un giornale è piu' importante di tuo figlio?!" rispose la moglie, a quella frase il Re si dovette arrendere: appoggiò il giornale, fissò la moglie e poi Rido, "Non intendo ritornare sui miei passi ho preso la mia decisione! Non si discute! Io sono il Re".
Rido guardò supplichevole la madre, ma questa non poteva fare nulla contro il volere del Re! Rido però non si diede per vinto: "Padre, io ti ho detto la verità! Non ne so nulla di quel pezzo di carta o di quella stramaledettisima lettera!! Io voglio solo correre a cavallo..!" disse tutto d'un fiato. Il padre osservò con attenzione Rido, ammirava il coraggio che aveva avuto nel contrastare la sua decisione, sarebbe diventato un degno successore se non fosse per il suo caratteraccio e ostilità nei confronti del piccolo Haruka, stava quasi per rispondere quando si sentì: "Papiiiiiiii!!!!!!" era la voce di Haruka, si era svegliato, stava correndo in braccio al padre vestito ancora con il pigiama, la tata dietro lo inseguiva cercando di vestirlo decentemente, "Lasci stare! Lo cambierà dopo!" disse la madre alla tata, "Oh buongiorno Haruka!!" disse il padre che aveva preso in braccio il figliol prodigo, "'Giorno papà!!" disse Haruka e diede un bacino sulla guancia del padre, poi scese dalle gambe del padre e andò a salutare la madre "'Giorno mamma!!" disse, "Buongiorno Haruka!" disse la madre, "'Giorno Juri!" disse infine Haruka, quando Rido vide che Haruka stava accarezzando la piccola testolotta di Juri, egli si alzò di scatto dal divano e mandò in frantumi la credenza di cristallo nel salotto poco distante da lui, "Rido?!?!? Controllati!! Ma che ti prende?!?!?!" disse il padre, "Oh no la mia collezione di cristalli!!" disse sconsolata la madre, "M-mi dispiace...Chiedo scusa a tutti..." disse Rido, e se ne andò via dalla stanza: corse piu' veloce che potè, non voleva rinchiudersi di nuovo in camera sua, ne aveva abbastanza di libri e di studio, così aprì il portone e uscì di casa. Stava nevicando, il paesaggio che gli si mostrava davanti era uno spettacolo agghiacciante e magico allo stesso tempo: sembrava tutto immobile, ovattato, silenzioso, ghiacciato, sì.. ghiacciato come il suo cuore, Rido andò vicino alla finestra del salotto, poteva vedere l'allegra famigliola divertirsi e scherzare con Haruka e Juri, state così bene senza di me, eh?! Vi odio tutti!! pensò con tutto il rancore che aveva in corpo il giovane, ancora una volta non seppe controllare la sua rabbia che spaccò i vetri della finestra CRASHH! Tutti e tre si girarono verso di lui, Juri iniziò a piangere spaventata dal rumore improvviso, la madre si alzò dalla sedia e uscì dalla stanza, "Rido..?!" era la voce della madre che lo chiamava, aveva un tono preoccupato, "Cosa ti succede piccolo mio?!" disse teneramente, "Niente" rispose secco lui, la madre si inginocchiò davanti al figlio per abbracciarlo, Rido rimase immobile, "Devi comprendere tuo padre, sai, è da ieri sera che è molto preoccupato, quella lettera lo ha mandato su tutte le furie, anche io sono un po' preoccupata, ma ho fiducia in te, Rido!", il piccolo sentì la rabbia farsi piu' calma, "Devi comprendere che sei il primogenito dei Kuran,tuo padre si aspetta grandi cose da te e il cammino che ti attende sarà irto di spine, ma in fondo al mio cuore sono sicura che ce la farai, se solo riuscissi a comprendere e tollerare un po' di piu' anche il piccolo Haruka...", Rido sentì il sangue bollirgli, non poteva neanche piu' sopportare quel nome, da quando era nato lui era diventato la ruota di scorta, l'eterno secondo, il padre che prima aveva occhi solo per lui, adesso aveva occhi solo per quel piccolo moccioso, "Non lo sopporto" disse Rido alla madre, questa si staccò dall'abbraccio e gli disse, "Credo che tu sia un po' sotto scorta di sangue, vieni che ti do un po' del mio", "No madre non c'è n'è bisogno, il tuo sangue lo devi offrire solo a Juri! Per la sua crescita!!", la madre gli sorrise e gli toccò dolcemente la guancia, "Perchè non puoi essere così premuroso anche con Haruka?!" Rido abbassò lo sguardo, poi la madre scostò i suoi lunghi capelli neri da un lato per scoprire il collo magro e bianco, alla sola vista Rido sentì un impulso irrefrenabile, sentiva la sua gola farsi sempre piu' secca, vedeva le vene della madre come una visione angelica, senza esitazione prese con forza il viso della madre e affondò i suoi canini nel suo morbido e profumato collo, succhiò avidamente il suo sangue, com'era buono, pensò, un giorno assaggerò il tuo, Juri! La neve si macchiò di rosso, gocce di sangue caldo scioglievano la neve, poi la madre tentò di staccare Rido da sè, "Adesso basta Rido..", ma lui non si staccò, ne voleva ancora e ancora, era come una droga per lui, era da mesi che non beveva il sangue della madre, aveva dovuto accontentarsi della scarsa qualità del sangue delle cameriere, adesso che ne aveva l'occasione aveva intenzione di sfruttarla fino in fondo, "Basta Rido!" gridò la madre, niente..il giovane era accecato dalla fame, così la madre dovette fare uso dei suoi poteri da vampira purosangue: il suo potere era quello di creare e manipolare il vento, così creò un vortice di vento gelido che scagliò via Rido, e finalmente riuscì a liberarsi dalla sua presa, poi un pianto di neonato iniziò a canzonare dalla finestra rotta del salotto, "Ecco bravo, hai fatto agitare la piccola Juri, sentendo l'odore del mio sangue..! Ti avevo detto di fermarti prima..!!" Rido rimase in silenzio, aveva ancora la bocca sporca di sangue, l'unica cosa che fece fu leccarsi avidamente l'ultima traccia residua di quella succulenta bontà rimasta ancora sulla sua bocca, "Se non cambi atteggiamento e soprattutto se non riuscirai a controllare i tuoi impulsi, Rido, finirai su una cattiva strada!" disse la madre e se andò via.
Rido era la seconda volta che si sentiva dire quelle parole, "Ne ho abbastanza, ho fatto quello che mi andava, e non me ne pento!" disse. "Bravo Rido!!" disse una voce, il giovane si girò di scatto spaventato, non c'era nessuno, "Chi va la?!" disse sospettoso, "Sono quì non mi vedi?!" disse ancora la voce, Rido stavolta individuò la posizione da cui proveniva quella misteriosa voce: era un falco nero, con gli occhi rosso cardinale, che stava appollaiato sulla quercia spoglia vicina a casa, "Chi sei?!" disse Rido (sapeva che era una trasfigurazione di un qualche nobile vampiro, era una pratica comune), "Come non ti ricordi di me?!" disse il falco, poi subito volò via in direzione opposta del maniero dei Kuran, piano piano si poteva distinguere nella foschia mattutina una sagoma di un uomo avvicinarsi sempre di piu' "Ciao Rido, sono il tuo caro zio!", Rido sbarrò gli occhi.. era spaventato..non sapeva cosa fare, pensa Rido pensa, si diceva, ma certo devo avvertire subito mio padre, fece per muoversi ma non ci riuscì, "Cosa diavolo?!" disse Rido, "Tsu-tsu-tsu, no-no-no Rido! Non fare il cattivello, è così che dai il benvenuto al tuo caro zietto che non vedi da anni?!" disse lo zio, "Lasciami andare, traditore!!" sbraitò Rido e gli sputò in faccia, lo zio si pulì con il guanto di pelle nero che indossava alla mano e disse "Sei veramente un ragazzino ribelle, vero?!" E se ti dicessi che posso aiutarti?!" disse l'uomo, "Io non ho bisogno di nessun aiuto!" rispose secco Rido, "Ascoltami attentamente..." lo zio si avvicinò all'orecchio di Rido e gli sussurrò "Io posso aiutarti a sbarazzarti per sempre di tuo fratello Haruka!!", al suono di quelle parole Rido sbarrò gli occhi, si sentiva strano, come diviso in due: una parte buona voleva scappare da quel traditore, (lo zio aveva tradito il suo bisnonno, cercando di salire al potere con un colpo di stato, ma fortunatamente il suo bisnonno era furbo e aveva messo in conto tutto, dopo l'accaduto lo zio fu bandito dal regno), e una parte cattiva, voleva ascoltare e magari aiutare quell'uomo senza scrupoli, "Che ne dici Rido?! Facciamo il nostro piccolo accordo segreto?!" disse lo zio, girando leggermente il viso verso il giovane ancora immobile, sia per l'incantesimo dello zio sia per la proposta immorale che gli stava offrendo, infine Rido rispose senza patos con "Si".
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***********FINE CAPITOLO 3***********





CAPITOLO 4



TEMPTATION



"Amore mio!! Rido caro! Vieni quì!" disse la madre, Rido era stupito di sentirsi chiamare così da sua mamma, "Fatti abbracciare" e lo strinse in un caloroso abbraccio, poi arrivò il padre "Rido! Figlio mio!! Sei la mia gioia piu' grande!! E sono fiero di te!" disse, e gli diede un'affettuosa pacca sulle spalle, "M-ma padre.." abbozzò Rido, "Si?!" disse il padre, "Dov'è Haruka?!" il padre lo guardò stupito, "Chi è Haruka?!" domandò al figlio, Rido non poteva credere alle sue orecchie..."Vieni! Juri ti sta aspettando! Siete nati per proseguire il casato dei Kuran, da grandi vi sposerete..!" disse la madre, "Mio dolce fratello Rido!" disse Juri, la mano tese verso di lui in modo da prenderlo per mano, aveva poco meno di 8 anni, ma com'è possibile? Era uno splendore, assomigliava alla madre tranne per i capelli: erano di un castano intenso, e molto piu' mossi di quelli della madre lunghi lisci e mori, sposare Juri? pensò Rido, quale sogno piu' lieto e dolce poteva mai essere?! Sogno o son desto?! Poi ad un tratto sentì una mano scuoterlo piano "Signorino Rido?! Signorino Rido!?" Rido aprì gli occhi, si alzò di scatto dal letto e gridò "Juri!!!". "Signorino?!?!"disse una voce femminile, Rido si girò: era la cameriera che gli portava il cambio dei vestiti ed era venuto a svegliarlo, "Ah mi scusi!", la cameriera uscì un po' imbarazzata dell'accaduto ma non disse nulla, Rido si toccò la fronte, era madida di sudore, "Juri" disse piano, voleva vederla, aveva BISOGNO di vederla, era stato tutto un sogno?! Sembrava tutto così reale!! Rido si alzò dal letto, se ne fregò di cambiarsi di abito, aprì la porta della sua camera e si diresse verso la cameretta di Juri, bussò TOC TOC "Avanti" disse una voce femminile, Rido entrò e vide la tata che vegliava sulla piccola "Può andare, grazie, vorrei stare un po' da solo con mia sorella" disse Rido, la tata si inchinò al piccolo Lord e se ne andò via chiudendo la porta, Rido si avvicinò lentamente alla culla di Juri, era una bella culla intagliata in legno dai migliori artigiani della zona, aveva dei motivi floreali intorno al corrimano, ed era tutta laccata di bianco, come la neve, Rido si sporse sulla culla e vide la sorellina dormire beata: aveva il pollice in bocca, preferiva il pollice al ciuccio, che dolce, pensò Rido, era un piccolo fagottino rosa, la tutina era profumata di lavanda,mentre la copertina gialla di lana era leggermente fuori posto, così Rido si apprestò a coprirla, "Dormi mia dolce Juri!" disse Rido e si sporse in avanti per darle un bacino sulla piccina fronte, dopo il bacio aprì gli occhi, era così vicino alla piccola, ad un tratto il giovane sentì una sete improvvisa, Rido si scostò da Juri, "NO!" gridò, e si prese la gola con le mani, con la speranza di frenare i suoi impulsi da vampiro, "Juri" disse piano Rido, "Ti voglio!" disse piano, "Voglio succhiare il tuo dolce sangue fino a prosciugare la tua vita!" disse piano Rido gli occhi erano diventati tutti e due di un rosso fuoco, si avvicinò, guardò intensamente Juri, poi si sporse dalla culla...sempre piu' vicino...il cuore gli batteva a mille...sempre piu' vicino...odore di lavanda...sempre piu' vicino...odore di legno...sempre piu' vicino...il collo piccino e candido, Rido aprì vorace la bocca mostrando le sue zanne e..."NOOOOH!!!" Rido sentì solo un gran colpo alla testa,seguito da un dolore atroce, cadde a terra,ma non perse i sensi, i genitori erano intervenuti, avevano sentito dire dalle cameriere lo strano comportamento di Rido, "Come osi?!" inveì il padre, e gli diede uno schiaffo che gli fece sanguinare il labbro, "Maestà la prego!!" supplicò la moglie, "Come fai a difenderlo ancora dopo quello che stava tentando di fare alla nostra piccola Juri?!?!" il padre era rosso in viso e negli occhi come non lo aveva mai visto, o forse si? In questi giorni riusciva a mandarlo in bestia con una velocità e facilità impressionanti! 'Tutto quello che vuoi sarà tuo...' queste parole gli rimbombavano nella mente, lo zio gli dava forza, se ne fregava se era stato cattivo o un traditore, finora è stato l'unico ad averlo compreso completamente, al diavolo tutti pensò Rido, io mi prenderò quello che voglio! A questo pensava Rido mentre il padre si scagliava contro di lui. "Mi ascolti quando ti parlo?!" disse infine il padre, Rido fissò il padre, un occhio blu e un occhio rosso "Si Maestà.." si leccò la ferita al labbro e fece un ghigno di sfida che lo avrebbe caratterizzato da lì in avanti..

************FINE CAPITOLO 4************



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Edited by KiaLoveJapan ® - 9/12/2013, 19:28
 
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