The seed of evil, La storia del cattivone di Vampire Knight PRIMA che diventasse tale ...ripercorriamo insieme a lui la sua infanzia e il suo rapporto con Juri e Haruka!

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kialovejapan
icon9  CAT_IMG Posted on 24/5/2012, 18:12 by: kialovejapan




The seed of evil
-A Vampire Knight Fanfiction-

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L'immagine di come dovrebbe essere Rido ai fatti della storia che racconto, un adolescente..! Che figo *^*

genere: Angoscia | Thriller | Dark

rating: Giallo. Ogni tanto qualche scena un po' spinta, linguaggio a volte rude. Tutte possono leggere la fanfiction dato che racconta di fatti precedenti alla saga stessa di Vampire Knight, quindi buona lettura a tutte ;D

tipologia:Storia a capitoli

breve descrizione: Come nasce il piu' maligno nemico di Vampire Knight,...ve lo siete mai chiesto? Io si ;D Ecco la storia di Rido ab origine: partiamo da quando era un adolescente ribelle di 15 anni...Siete pronte?! Si parte! :B):

note:Fan fiction di Vampire Knight dedicata a Rido Kuran, ebbene sì, mie care lettrici, ho deciso di dargli una chance anche a questo cattivone che mi sta un po' sulle p...va be lasciamo perdere xD Per la pubblicazione non so che cadenza avrò, mi è balenata per la testa questa pazza idea e spero di non essere troppo prolissa e logorroica XD



CAPITOLO 1


MISUNDERSTOOD SOUL





Fin da piccoli il fratello maggiore doveva vegliare sul piu' piccolo.
Quella piccola peste, così lo chiamava tra sè e sè Rido.
-Attento Haruka .. Così ti farai male! No che così cadi-.
E ogni volta era sempre il piu' grande a prendersi le colpe e i rimproveri dei genitori.
-Rido tuo fratello ti vuole bene. Anche tu gliene devi volere e soprattutto lo devi proteggere soprattutto quando noi siamo via per questioni di politica e società-.
Rido aveva quindici anni mentre Haruka solo cinque.
-Si mamma, va bene ma...-
-Niente discussioni, devi capire-
-Ascolta tua madre- disse il padre. Rido lo guardò: provava un amore profondo nei suoi confronti, lo ammirava come se fosse una divinità sacra.
-D'accordo padre- disse fiero ed egli di rimando lo abbracciò, infine Rido concluse dicendo: -State attenti.-
La madre sorrise e gli diede un bacio amorevole sulla fronte, poi i due genitori si allontanarono avviandosi verso la carrozza che li avrebbe condotti al Ballo dei Vampiri.
-Rikoo!?- disse Haruka,
Mmh ci risiamo.. pensò Rido.
-Haruka, per la miseria io mi chiamo R-i-d-o-
-Riko giochiamo a nascondino?-
-No..-
-Dai ti plego..-
-Uffa, e va bene, giochiamo a nascondino- disse Rido rassegnato ormai da 5 anni a questa parte.
-Basta che poi mi prometti che non farai casino, c'è la piccola Juri che sta già dormendo..-lo ammonì.
-Si si te lo prometto Riko-.
-Mmh, bene allora io conto e tu ti nascondi-
-No!- disse Haruka -io voglio contare. Non conto mai!-
-Haruka ma tu non sai contare..-rispose piatto Rido.
-Ah già..- fece il piccolo abbassando tristemente la testolotta.
-Dai ti prometto che domani ti insegnerò a contare fino a 20.-
-Si che bello! Grazie fratellone! Ti voglio tanto bene.- e lo abbracciò alle spalle .
Rido non disse nulla, provava solo una strana sensazione, un sentimento ancora acerbo ma che col tempo sarebbe maturato.
Il seme dell'invidia.
Fissavo quella piccola peste che da 5 anni mi stava rovinando la vita, lui ha tutto quello che io avessi mai desiderato..
Affetto.

-1-2-3-4-5- Contò veloce Rido.
Comprensione.
Dolcezza.
-..6-7-8-9-10-continuò veloce.

Generosità.
-..11-12-13-14-15- sempre piu' spazientito.

Amore.
-..16-17-18-19-20..Fatto adesso ti vengo a cercare..- disse spazientito Rido.


***********FINE CAPITOLO 1 ***********



CAPITOLO 2


THE BLACK HAWK



La sua voce rimbombava nell'atrio del maniero Kuran come se fosse in una cattedrale.
Non ho intenzione di giocare a nascondino, scusami Haruka ma ho altro di meglio da fare. Così Rido abbandonò il fratellino e si ritirò nella sua stanza.
Ah finalmente un po' di pace. Ci avrebbero pensato i domestici a ritrovarlo in qualche angolo sperduto della casa. Il giovane si mise davanti alla sua scrivania, posizionata davanti ad una bellissima finestra; la superficie del tavolo in legno antico non si vedeva nemmeno da quante carte, libri e scartoffie varie era sommersa. Una busta attirò la sua attenzione:era lo zio, un lontano parente gli scriveva.
Che cosa vorrà da me? Pensò Rido. Aprì freneticamente la busta e lesse attentamente la lettera. Ad ogni parola il suo sguardo si faceva sempre piu' cupo e teso. Poi stracciò la lettera in mille pezzi.
Rintocchi alla porta: qualcuna bussava;
-Si?- disse Rido.
-Riko? Perchè non mi sei venuto a cercare? Posso entrare?-
-No! Trovati qualcun'altro da trastullare- rispose aspro e secco.
Haruka entrò lo stesso, facendo finta di non aver sentito.
-Mi capisci quando ti parlo? Ti ho detto che non puoi entrare! Stupido poppante!-
Haruka si fece triste nel sentire quelle parole dette dal suo amato fratello.
-Ma io voglio stare con te!- disse piano il cucciolo.
-Vattene moccioso-
Haruka corse via lasciando cadere il suo pupazzetto preferito: un coniglietto grigio con una tuba in testa.
-Uaaaaaaaaaah- un pianto rimbombava nel corridoio riempiendo anche il vuoto silenzio della stanza di Rido; chiuse semplicemente la porta, poi gettò nel cestino i pezzi della lettera che aveva stracciato, ma un malandrino foglietto cadde sul pavimento, sfuggendo all'attenzione di Rido. Sul pezzo di carta c'era scritto "Il testamento segreto dei Kuran" e una riga sotto recitava: "Tuo fratello Haruka è una minaccia per te." " Rido non conosceva lo zio. I suoi genitori gli avevano raccomandato di non contattarlo, non gli avevano nemmeno concesso di frequentarlo in alcun modo perchè era una persona senza scrupoli: avrebbe venduto sua madre se ne avesse tratto un cospicuo vantaggio. Il giovane, esausto emotivamente cercò di non pensarci, raccolse il pupazzo di Haruka e poi si gettò sul letto, sdraiato a pancia in su tenendo un braccio sopra il viso. Sonnecchiò per un pò di tempo in modo nervoso ed irrequieto.
Poi ancora qualcuno bussò alla porta.
-Mmmh ..Si?!- disse il giovane con la voce mezza impastata dal riposo.
-Mi scusi Principe Rido ma c'è quì davanti alla sua porta il piccolo Haruka, si è addormentato. Cosa devo fare? Lo riporto in camera sua oppure ci pensa direttamente lei?- disse Lily, la cameriera. Rido si alzò di scatto dal letto, due parole gli rintronavano nella testa "Devi proteggerlo", Rido aprì la porta e vide Lily con accanto Haruka sdraiato sul pavimento di parquet.
-Ci penso io grazie Lily, puoi andare-
-Ai suoi ordini nobile Rido- disse la cameriera in un prostrato inchino.
Rido osservò per un secondo il suo fratellino, poi lo prese in braccio e lo portò dentro camera sua; non fece in tempo ad adagiarlo sul suo letto ancora caldo, che il piccolo si era già svegliato.
-Riko? Scusa non volevo farti arrabbiare prima- e gli diede un dolce bacino sulla guancia.
Rido imbarazzato disse solo -adesso dormi Haruka, è tardi, va tutto bene, non sono piu' arrabbiato con te.-
Così il piccolo potè fare sogni felici sapendo di aver fatto pace con il fratellone.
Rido fissò il piccolo dormire; e quello dovrebbe essere una minaccia?! pensò sempre piu' scettico riguardo alla lettera di poco fa'. Balle! Così prese il pupazzetto di Haruka e glielo mise vicino. Poi si sedette alla sua scrivania e si mise a studiare sui libri che il padre gli aveva dato. Improvvisamente sentì un rumore fuori dalla sua finestra, come se qualcuno avesse tirato un sassolino contro il vetro. Era un falco nero con gli occhi di un rosso acceso, Rido lo fissò attentamente e piu' lo fissava e piu' si sentiva come svuotato (non poteva di certo immaginare che quel falco gli stesse cancellando i ricordi della lettera di poco fà) l'unica cosa che ricordava era un flash di luce rossa.
Ad una certa ora i suoi occhi si fecero pesanti, la concentrazione poco presente, il silenzio che regnava nel castello lo stava facendo cadere nel mondo dei sogni, il respiro pesante del fratellino lo attirava come una calamità è attirata dal suo rispettivo magnete. Così Rido si addormentò sulla sua scrivania con la testa appoggiata sul libro aperto, su cui fino a poco fa' studiava. Il libro era diventato il suo cuscino mentre la sedia il suo letto.
Molto piu' tardi, Rido sentì dei passi nella sua stanza. Sto sognando? Ma sì! pensò e si rimise a dormire.
Ma sub-consciamente poteva sentire delle voci dire:
-Ma guardali caro! Che bravi ometti di casa! Haruka avrà fatto impazzire Rido per farlo crollare sulla sua scrivania.-
-Eh già- disse un'altra voce piu' profonda.
-Su, riportiamo Haruka nella sua stanza.-
Rintocchi di passi quando all'improvviso:
-e questo? Che cos'è?! Rido svegliati.-
-Mmh?!?!- mugolò il ragazzo.
-Cos'è questo pezzo di carta?-
Rido riaprì gli occhi, ma la vista era ancora appannata dal sonno scomodo, piano piano si svegliò e capì di cosa il padre stesse parlando:
-Dimmi chi ti ha scritto questa lettera. E' un ordine Rido-
Rido era sbiancato in viso, non aveva mai visto il padre arrabbiarsi così tanto, il volto paterno che gli era sempre apparso gentile e buono ora aveva dei tratti brutali quasi mostruosi, il ragazzo non sapeva cosa dire: da un lato avrebbe voluto confessare tutto per concludere in fretta quella spiacevole situazione, effettivamente Rido non ne sapeva niente di quel misterioso pezzo di carta, d'altro canto, però, voleva tenersi quel segreto tutto per sè (se mai l'avesse saputo).
-Non lo so come ci è finita quì quella lettera. Non so niente, padre devi credermi- supplicò Rido.
-Stai mentendo, te lo dico per l'ultima volta: dimmi la verità-.
Quello era l'ultimatum del padre. Rido era in preda al panico, decisi di dirgli la verità:
-Io non so che cosa sia- supplicò mettendosi in ginocchio davanti al padre.
-Va bene ho capito, rimani con i tuoi segreti, ma sappi che se non saprai mettere l'orgoglio da parte figliolo, finirai su una cattiva strada- e concluse con:
-domani ti può scordare la tua gara di cavalli.-
-Ma padre...!-
-Così ho deciso, come tu hai deciso da che parte della bilancia stare.- Poi egli si congedò sbattendo la porta della camera.
Rido rimase immobile, in ginocchio a terra, non poteva crederci! La cosa che piu' amava al mondo: correre con il suo cavallo e il padre gliel'aveva appena proibito per una colpa che lui non aveva nemmeno commesso.
Questa cosa lo faceva infuriare di rabbia. Lacrime calde gli rigavano il volto, erano piene di risentimento e rabbia verso la famiglia.
-Perchè? Perchè nessuno mi capisce?- gridò Rido scagliando i pugni a terra sul pavimento in parquet, poté sentire il sangue colargli dalle mani dopo il cruento impatto, a quel punto si calmò e si leccò le ferite come un cucciolo.
Poi entrò la madre con in braccio la piccola Juri e disse:
-Rido calmati o sveglierai tua sorella! Su dagli la buonanotte, da bravo. Calmati e domani ci pensiamo insieme come raffreddare i bollenti spiriti di tuo padre.-
-Juri...-disse piano Rido; la piccola bimba era ancora in fasce, aveva pochi capelli in testa ma si notavano i folti riccioli biondi, gli occhietti chiusi e il ciuccio in bocca che faceva su e giù. Che visione angelica. In un attimo la furia di Rido si era placata; la sua piccola sorellina era la sua gioia piu' immensa; lei era come un raggio di sole dopo una violenta tempesta.
-Buonanotte mia piccola Juri- disse Rido e le diede un delicato bacio sulla fronte.
-Buonanotte caro- disse infine la madre.
Appena scomparve la visione di Juri e della madre, Rido si sentì di nuovo male: si sentiva logorato dentro, qualcosa o qualcuno lo stava consumando; improvvisamente pensò Haruka, maledetto! Perchè sei dovuto nascere?
Si gettò sul letto, tirò su un braccio in modo da nascondere il viso, così se qualcuno fosse entrato non avrebbe notato il suo viso lucido e bagnato.
Infine Rido si addormentò tra una goccia salata del suo viso e un singhiozzo carico di dolore.


***********FINE CAPITOLO 2***********



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Edited by KiaLoveJapan ® - 9/12/2013, 20:28
 
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