HiroKyo, Prologo (con premessa)

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Nerissa
icon8  CAT_IMG Posted on 13/7/2009, 15:23 by: Nerissa




PREMESSA

Volevo creare due personaggi per partecipare al Gdr. L'ho fatto ma, mentre ne disegnavo le fattezze - perchè nessuna immagine in mio possesso, fatta da bravissimi artisti ed artiste, comunque rispecchiava la mia idea di loro - mi è letteralmente saltata addosso la loro storia, la storia di Hiro e Kyo. Ho chiesto se potevo scrivere una fanfic su di loro e mi è stato detto di sì, basta che non usi le stesse cose che userò nel GDR. Quindi mi sento anche libera di cambiare la loro storia, almeno un poco. Non c'è quindi bisogno, nel caso qualcuno si affacciasse da queste parti, di andare a cercare la mia scheda personaggi.
Si tratta, oltretutto, di uno spin - off. Il mio punto di partenza, infatti, resta sempre Vampire Knight. Mi sono sforzata di creare due personaggi collaterali, ma sono più brava con la passione che con l'azione. Per quest'ultima, cercherò di imparare nel Gdr.

Il prologo mi è venuto di getto, ma io non sono certamente una scrittrice.
Se questa storia avrà un seguito, mi piacerebbe allegare dalle prossime puntate i ritratti dei miei protagonisti -che ho già disegnato, in varie età.
Tutto questo è solo per divertirvi, o per incuriosirvi. Se non vi divertirà, non vi incuriosirà, la cosa finirà qui.
Siate sinceri, non mi offendo. L'ho detto: io non sono una scrittrice.


HIROKYO - Il legame del sangue

Prologo

SPOILER (click to view)
Non era insolito, per il preside Cross, restare alzato fino a quell’ora tarda. La sera, attorno alla mezzanotte, era il momento che dedicava ai problemi più delicati, quando era certo di non poter essere disturbato da nessuno mentre se ne stava seduto dietro alla sua malandata scrivania, gli occhiali dietro cui si nascondeva durante il giorno accuratamente ripiegati su loro stessi da una parte, il mento appoggiato sulle mani giunte di fronte a se.
Quella sera non era solo, anche se da qualche minuto nella stanza reganava il silenzio.
Seduto sulla poltrona dall’altro capo della scrivania, c’era Kaname Kuran. Era appena arrivato, non si era nemmeno tolto l’impermeabile – fuori stava piovendo. Dopo i rapidi convenevoli che i due si erano scambiati, il grande vampiro stava attendendo pazientemente che il preside Cross gli esponesse il motivo per cui lo aveva fatto chiamare.
Finalmente, Kaien attaccò, anche se con una punta di esitazione.
- Mi sono arrivate due richieste di iscrizione, oggi. – e, dicendo questo, aprì un cassetto alla sua destra, dalla quale estrasse due schede che dispose accuratamente l’una accanto all’altra sulla scrivania, innanzi a sé.
– Una è accompagnata da una tua nota di raccomandazione, e mi prega di accogliere nell’istituto Kyo Mekane, vampira. L’altra è stata portata personalmente dall’interessato, questa sera, poco prima che ti mandassi a chiamare.
Il candidato si chiama Hiro Nakada.
Kaname non manifestò la minima reazione, né disse nulla, continuando a restare in attesa.
Le sue braccia erano elegantemente abbandonate sui braccioli della poltrona e, se fosse stato un umano, Cross gli avrebbe offerto del Brendy – per quanto non è che i vampiri non apprezzassero i liquori ed i cibi che mangiavano gli umani, solo che non li apprezzavano nello stesso modo e non erano in grado di interpretare un normale gesto di ospitalità nello stesso modo di un essere umano.
Per loro, era una forma di estrema cortesia accettare quanto veniva loro offerto da un umano, non viceversa. Era una delle tante sottili differenze che dividevano le due razze.
Poi ce ne erano altre, di differenze, molto più spesse, però.
Cross riprese il suo discorso.
- Ora, non è tanto quest’ultima richiesta a preoccuparmi, anche se dovrebbe, perché, avendo vissuto abbastanza a lungo ed avendo fatto il mestiere che ho fatto, conosco parecchie storie, e questa richiesta è, ovviamente, consequenziale all’altra. Inoltre, tu hai completa facoltà di giudizio per tutto quanto concerne i vampiri, in questo angolo di mondo protetto che è l’accademia, pertanto la responsabilità di accettare o meno il candidato Nakada è interamente tua.
No, quello che mi dà da pensare, veramente, è la lettera di raccomandazione che hai allegato alla scheda di Kyo Mekane. Anche se so che me ne avresti parlato, prima o poi, mi piacerebbe che mi usassi la gentilezza di farlo ora, altrimenti resterò a rimuginarci su per le prossime notti. – a questo punto, Kaien sorrise appena.
– E tu sai bene quanto mi renda esageratamente emotivo il fatto di dormire poco e male.
Kaname rispose al suo sorriso nello stesso modo.
- Dove si trova Nakada, adesso?
- Sta aspettando in una stanza qui vicino. Gli ho dato qualcosa da leggere.
Il vampiro accennò un sogghigno ironico. – Da leggere?
- Il regolamento dell’Accademia. – ribattè il preside, imperturbabile.
- Capisco.
- Dunque?
- Dunque? La ragazza ha perso i genitori, alcuni mesi fa.
- Sì…un fatto increscioso. Ufficialmente, la loro casa è andata in fiamme, ma dall’Associazione mi hanno riferito che si è trattato inequivocabilmente di un attacco di vampiri.
C’è una inchiesta in corso, l’episodio ha fatto molto scalpore. Dopotutto, si trattava di una famiglia di umani. La ragazza era stata adottata, credo…anche se…
- Anche se illegalmente. Non è possibile che una famiglia di umani adotti un vampiro, e viceversa, naturalmente. In questo caso si fece finta di niente perché i Mekane lavoravano per i Nakada da generazioni.
- Sì. Un’altra raccomandazione. E’ una giovane molto fortunata.
- Non direi proprio.
- Scusa. E’ vero. Non voleva essere una battuta ironica nei suoi confronti. Del resto, conosco la sua storia, ma non l’ho mai vista. E tu?
- Una volta l'ho incontrata. Un gruppo di balordi – umani – e Kaname sottolineò la parola – la stava molestando. Avevo percepito la sua presenza perchè ero nei paraggi e stavo per intervenire, ma lei ce l’ha fatta da sola. – fece una pausa ad effetto. – senza spargere una sola goccia di sangue. Non credo che nessuno avrebbe aperto una inchiesta, in quel caso, e poi era una situazione di legittima difesa. Ma lei si limitò ad usare i suoi poteri di vampira solo per eluderli agilmente, infilarsi in un vicolo e…sparire.
- Vuoi dire…?
- Sì. L’ho ritrovata dall’altra parte della città. Lei non ha percepito subito la mia presenza nel modo appropriato, quando si è accorta di me era spaventata.
Non si tratta di una vampira di sangue nobile. Ai vampiri comuni, noi purosangue facciamo istintivamente paura.
- Se non è di sangue nobile, come può avere quei poteri?
- Capita, a volte. Genetica vampira, suppongo. Nobili e non nobili, sono sempre diversi dai purosangue. Nei secoli passati, non c’erano queste sotto-distinzioni, la divisione è una determinazione relativamente recente.
- Ne ha altri?
- Certamente. Ma non sono molto forti. Del resto, la ragazza è stata allevata da degli umani. L’hanno amata molto, hanno fatto per lei più di quello che fosse permesso…ehm…ma non potevano aiutarla a raggiungre la piena consapevolezza di se. Quello che ha imparato, lo ha imparato da sola. E adesso non ha un posto dove stare.
- Non avevi bisogno di scuse per ammetterla, o di raccomandazioni, se si trattava solo di questo.
- La raccomandazione mi è stata chiesta da Gaemon Nakada. C'è sempre il fatto che si tratta di una non nobile, capisci. Poiché avevo già deciso di invitare Kyo a far parte della Night Class e non mi costava nulla fingere di cncedere un favore ad un componente del consiglio dei vampiri, ho scritto la lettera che hai lì.
Kaname cambiò posizione, sporgendosi in avanti ed appoggiando il peso del corpo sul braccio destro. Per tutto i ltempo aveva guardato Cross dritto negli occhi.
- E’ adesso che devi farmi la domanda.
- E va bene. "Perché Gaemon Nakada avrebbe dovuto pregarti di prendere la ragazza alla scuola?" Lascia perdere, ho capito…
- …per allontanarla da suo figlio Hiro.
- …appunto. E adesso, Hiro Nakada è nella stanza accanto.
Naturalmente, tu non sei stato affatto sorpreso da questo, dal momento che sai sempre tutto.
- In questo caso le mie doti non c’entrano. Hiro è semplicemente prevedibile. Però…
- C’è dell’altro?
- Ci sono dei sospetti su chi sia stato l’autore dell’omicidio dei Mekane?
- Le mie fonti parlavano della stessa famiglia Nakada. In particolare di Naga Nakada, uno dei figli di…che cavolo ne so, quella famiglia è piena di fratelli e di figli. Comunque, è sospettato perché pare che, negli ultimi tempi, avesse iniziato ad interessarsi a Kyo. In modo non proprio gentile. Credo che Mekane fosse andato dal capofamiglia in persona a fare delle rimostranze.
Probabilmente gli inquirenti incaricati si stanno preparando per interrogarlo, una volta superate le infinite barriere protettive poste dalla influentissima famiglia.
- Dubito molto che lo troveranno mai più.
- Che vuoi dire?
- Naga Nakada è letteralmente svanito nel nulla.
- I parenti lo avranno nascosto.
- Oppure...
- Oppure?
- Mettiamola così. Da qualche giorno il peso del male con cui convivo da quando sono nato mi sembra di un grammo più leggero.
- Pensi che l’abbiano fatto fuori? E chi?
- Non ti piacciono i drammi passionali? Noi siamo molto passionali, Kaien. C’è un ragazzo, nella stanza accanto che è particolarmente passionale ed irruento, mi dicono.
- Arrivare ad uccidere un parente stretto perché ha dato fastidio alla sua ragazza? Mi sembra un po’ troppo.
- Non ho detto che sia stato lui, solo che può sapere più di quanto ci verrebbe mai a raccontare.
- Ad ogni modo, se Nakada Senior voleva allontanarli, adesso ci ritroviamo per le mani un piccolo incidente diplomatico.
- Non è un mio problema. Io ho fatto esattamente quanto mi è stato chiesto. Non mi è stato chiesto di non accettare Hiro in questa scuola. Se il padre si contrarierà, semplicemente verrà a riprenderselo - se gli riuscirà. Hiro, come dicevo, è alquanto indocile, e non è più un ragazzino.
Comunque, al momento non credo che la famiglia sia al corrente della sua presenza qui. Ed io non sono tenuto a dirglielo.
- Vuoi dare rifugio anche al giovane Nakada?
- Hiro non mi interessa. Kyo invece sì. Non è di sangue nobile, e qui potrebbe avere qualche problema di integrazione. Hiro potrebbe rendesi utile in questo, almeno per un po’. Stanno insieme da quando erano bambini.
- Ti ha veramente colpito, questa fanciulla. Vuol dire che hai già dei progetti per lei.
- E’ una vampira speciale. Sarebbe un’ottima Guardian.
- Una Guardian! Ma se mi hai fatto chiaramente capire che non le piace uccidere!
Kaname si alzò lentamente in piedi.
- Non le piace uccidere gli umani.
Ribattè.
- Per i suoi simili è un altro discorso.
Cross tacque per qualche istante.
- Rimettiti a sedere, per cortesia. E’ meglio che mi racconti qualche cosa di più.


Edited by Nerissa - 13/7/2009, 22:45
 
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