(incipit. seguito libero. Mettete in moto la vostra immaginazione...)
In verità, le vampire erano solo due, quella calda notte d'estate, con la luna piena. Nel dormitorio Luna c'erano rimaste solo Nerissa e Piccola Vampira, che avevano rinunciato a tornare a casa per le vacanze, e quest'ultima scalpitava dalla noia e dalla voglia di fare qualcosa di pazzo - ad esempio rotolare giù dalle colline, come faceva di solito ogni mezzora, ma questo è un altro discorso.
Nerissa, che ne aveva abbastanza di sentire Piccola sbuffare ed agitarsi, aggirandosi per i corridoio vuoti, aveva pensato bene di proporre all'amica più giovane una puntata al dormitorio maschile Sole, sapendo che Zero ne sarebbe stato l'unico occupante.
"Coraggio" le sussurrò, mentre gli occhioni di Piccola iniziavano ad ingrandirsi e sbrilluccicare all'idea. "Andiamo solo a dare una sbirciatina..."
"E se ci scoprono?" mormorò Piccola Vampira - ma stava già sorridendo e saltellando per il corridoio diretta all'uscita.
"Ma figurati. E poi, non saremo le sole, guarda un pò laggiù" e, dicendo questo, Nerissa indicò fuori dalla finestra, in direzione del dormitorio femminile Sole, dove due figurine stavano leggiadramente sgusciando da una finestra.
"Cavolo! Ma quella non è Mary?"
"E Chocola..."
"Non è giusto, però!" protestò Piccola. "Con le loro uniformi scure loro possono mimetizzarsi meglio!! Noi spiccheremo come fari, anche nel folto del parco!!"
"Non preoccuparti" ormai Nerissa aveva deciso. "Ci sono pochissime umane e poche vampire - giusto io e te - e i Guardian non si sprecheranno a fare la perlustrazione, con questo caldo...vale la pena tentare."
Così, le due vampire, erano arrivate in un baleno al dormitorio Luna e, con una serie di acrobatiche evoluzioni, si erano arrampicate fino alla finestra di Zero.
La finestra era aperta, le tende svolazzavano a una lieve brezza.
Nerissa e Piccola erano in elegante equilibrio sul cornicione.
"E adesso?" fece Piccola.
"Entriamo." rispose calma Nerissa.
"Cosa?" sussurrò Piccola senza voce. "E se arriva all'improvviso?" La stanza, in effetti, sembrava vuota.
"E' già qui."
"Dove? dove?" fece Piccola, portandosi una mano alla fronte come per ripararsi dai raggi della luna e guardandosi intorno - un gesto che aveva imparato dagli umani e che non aveva ancora capito a cosa servisse, ma le sembrava carino.
"Non senti la doccia?"
"Oh, diavolo, sì" fece Piccola. E con un saltellino piombò al centro della stanza.
"Dici che è brutto se dò un'occhiatina?"
"No, se poi mi racconti che cosa vedi." replicò Nerissa con un sorriso malizioso.
Così, Piccola si chinò a sbirciare dal buco della serratura del bagno di Zero.
"allora?" incalzò Nerissa.
"Aspetta, aspetta..."sussurrò Piccola, senza fiato. "C'è tanto vapore, non vedo niente...ah, ecco il tatuaggio.."
"Guarda meglio, lo conosciamo il tatuaggio di Zero, ce l'abbiamo disegnato sui nostri diari!!! Come fai a vedere il tatuaggio e non il resto?" replicò spazientita Nerissa. Doveva aver bevuto un pò troppo composto ematico, quella sera, perchè era un pò nervosa e impaziente.
Piccola arrossì. "Sì, sì, adesso guardo meglio..."sussurrò, riappoggiando l'occhio alla serratura.
In quel momento si sentì chiaramente un fruscio fuori dalla porta della camera da letto.
To be continued....
Vampire Knight 
